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Istat: in Italia 9,5milioni di poveri, il 15,8% della popolazione

Naturalmente la grande responsabilità è della crisi economica. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari a 990,88 euro.
A cura di Davide Falcioni
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Continuano ad arrivare dati disastrosi della situazione economica italiana. Oggi è la volta della povertà che, secondo il rapporto dell'Istat "La povertà in Italia", non è mai stata così alta dal 2005. Nel 2012, infatti, sono aumentati a ben 9milioni e 536mila, ovvero il 15,8% della popolazione italiana.  Un ruolo fondamentale è stato giocato dalla recessione, che ha fatto precipitare 4 milioni e 814mila cittadini nella povertà assoluta, pari all'8% della popolazione nazionale. L'Istat, inoltre, rivela che il 12,7% delle famiglie è relativamente povero, per un totale di 3 milioni e 232mila, il 6,8% delle quali lo è in termini assoluti pari a un milione e 725mila.

Tra il 2011 e il 2012 è aumentata sia l'incidenza di povertà relativa (dall'11,1% al 12,7%) che quella di povertà assoluta (dal 5,2% al 6,8%), in tutte e tre le ripartizioni geografiche. Per quanto riguarda la povertà assoluta, spiega l'Istat, si tratta del livello più alto mai registrato dal 2005, quando venne iniziata la misurazione di questo dato. La crisi economica, spiega l'istituto di statistica, ha giocato un ruolo "fondamentale" nel peggioramento delle dinamiche della povertà. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari a 990,88 euro (circa 20 euro in meno di quella dell'anno precedente, -2%). La povertà assoluta viene misurata sulla base di una lista di beni e servizi, varata da una commissione di studio nel 2005 insieme con l'Istat, per poter svolgere una vita dignitosa.

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