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Perché tutte le criptovalute sono crollate

Secondo diversi analisti si assisterà a un ulteriore peggioramento della situazione, prima di un eventuale miglioramento. Di seguito i dettagli sul crollo delle criptovalute.
A cura di Lorena Rao
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Da "oro digitale" a investimento in perdita: lunedì 9 maggio, il valore dei Bitcoin è sceso a circa 31mila dollari. Si tratta di un calo di oltre il 50% rispetto a novembre 2021, mese in cui la valuta digitale ha registrato il suo massimo storico, pari a 69mila dollari. Una tendenza negativa iniziata a gennaio 2022. Una sorte simile è toccata anche a Ethereum, che negli ultimi 6 mesi ha subito un calo del proprio prezzo di oltre il 50%. Due esempi che testimoniano il brusco calo che ha investito l'intero settore delle criptovalute, la cui subitaneità sta gettando in allarme una buona fetta degli investitori.

I motivi sono molteplici. In America non ha aiutato la fine della politica del tasso di interesse zero (ZIRP), attuata dalla Federal Reserve (FED), la banca centrale degli Stati Uniti. Dalla scorsa settimana, la FED ha aumentato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, il più alto dal 2000. A tutto questo si aggiunge una pandemia ancora in corso e il recente scoppio della guerra in Ucraina, risalente a fine febbraio scorso. E, come accade spesso nei momenti di paura e incertezza collettiva, le persone preferiscono investire su beni tangibili e sicuri – come l'oro, che ha visto un incremento del valore del 2,5 % – invece che su titoli speculativi ad alto rischio come le criptovalute, attorno a cui gravitano NFT, azioni di meme e veicoli societari d'investimento SPAC. La natura speculativa e immateriale di tutto questo, inserita all'interno di un contesto geopolitico ed economico irrequieto, spiega il netto calo pari al 46% che ha investito i Bitcoin nell'ultimo anno. La situazione è resa maggiormente tesa dal fatto che i mercati delle criptovalute non chiudono mai, per cui non è possibile prendere respiro per creare una strategia di stabilizzazione. Secondo diversi analisti si assisterà a un ulteriore peggioramento, prima di un eventuale miglioramento.

Anche a livello di percezione comune, le criptovalute stanno perdendo "fascino". In tal senso, gioca a favore il graduale allontanamento di organizzazioni e società dapprima favorevoli. È il caso di Wikimedia Foundation (WMF), l'organizzazione dietro Wikipedia, che a inizio maggio 2022 ha annunciato che non accetterà più donazioni in criptovalute per motivi etici, dato l'enorme impatto ambientale che ha la loro estrazione. Ad aprile 2022 anche Mozilla, la società dietro il browser Firefox, ha preso le distanze dalle criptovalute per una serie di controversie con utenti e i sviluppatori.

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