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Cinque consigli per giocare al nuovo Dead Space, senza farvi sbranare dai necromorfi

I necromorfi di Dead Space sono nemici ostici, perché operano attraverso gli agguati. Ecco quindi cinque consigli per evitare di diventare facili prede dei loro attacchi.
A cura di Lorena Rao
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Dead Space è tornato. Dopo quindici anni, l'horror di Electronic Arts è pronto a terrorizzare ancora, con una una nuova veste grafica e una serie di novità al livello di meccaniche che però lasciano intatte le sensazioni ansiogene che hanno reso memorabile il gioco originale del 2008.

Per molte e molti, il remake sarà l'occasione di conoscere le inquietanti atmosfere della USG Ishimura, per altri un tuffo nel passato reinterpretato in chiave moderna. In ogni caso, è bene tenere a mente i seguenti consigli per evitare di essere facile preda dei necromorfi, raccapriccianti creature che popolano la nave spaziale in cui è ambientato Dead Space.

1. Colpire gli arti

La resistenza dei necromorfi dipende dal livello di difficoltà scelto prima di iniziare il gioco, ma la tecnica migliore per farli fuori è sempre la stessa: colpire gli arti. Alcuni sono molto veloci, per cui conviene mirare alle gambe per gettarli a terra e rallentarli, per poi passare ai prolungamenti appuntiti che fungono da braccia. Questo discorso vale per i primi nemici, ce ne sono altri che differiscono nei punti deboli. Anche in questi casi, però, l'attenzione deve essere focalizzata sulle protuberanze che utilizzano per muoversi o attaccare. Mirare al busto vuol dire sprecare un gran quantitativo di munizioni e restare bersaglio dei loro attacchi.

2. Calpestare tutto

Al di là della pistola al plasma, Isaac può contare sugli attacchi in mischia. Tra questi è centrale lo stomp, il calpestare. A volte, durante l'esplorazione, si possono incontrare necromorfi stesi per terra, che fingono di essere morti, per poi attaccare all'improvviso non appena ci avviciniamo. Per evitare sorprese del genere, è bene calpestare i loro corpi per smembrarli. Azione che è raccomandabile fare anche sui cadaveri certi dei nemici, così da ottenere oggetti utili nell'inventario.

3. La stasi è importante

Altra risorsa di Isaac è la stasi. Si tratta di un potere cinetico, utile per interagire con elementi ambientali pericolosi, quali porte malfunzionanti che si chiudono all'improvviso. È tuttavia in combattimento che il potere si rivela fondamentale, soprattutto quando si è accerchiati da più necromorfi. Il che è un problema, considerati gli spazi claustrofobici della Ishimura e l'incapacità di schivare di Isaac. La stasi diventa quindi un'ancora di salvezza che rallenta i nemici, permettendoci di dedicarci a singoli bersagli.

4. Occhio alle spalle

I necromorfi di Dead Space sono nemici ostici, perché operano attraverso gli agguati. Di norma, utilizzano i condotti di aerazione della Ishimura per apparire all'improvviso. In più agiscono spesso in gruppo. Di conseguenza, è facile venire attaccati alla spalle, specialmente quando la nostra attenzione è stata catturata da nemici comparsi pochi secondi prima davanti ai nostri occhi. Al momento di uno scontro, è consigliabile quindi girare la visuale per non ricevere brutte sorprese alle spalle.

5. Giocare in cuffia

Come affermato in sede di recensione, Dead Space è da giocare in cuffia. Non solo per avere un grado di immersione (e tensione) maggiore, ma perché il sound design sopraffino permette di carpire suoni e rumori che possono anticiparci ciò che sta succedendo in spazi che non possiamo vedere. Tramite le cuffie, che nel gioco supportano l'audio 3D, è possibile udire versi alle spalle o altri effetti sonori che segnalano la presenza di un problema che è meglio risolvere il prima possibile.

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