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Amici di Maria De Filippi 2022/2023

Amici 22, la noce moscata può davvero essere usata come una droga?

Una delle sostanze contenute nella noce moscata è la miristicina. I suoi effetti sul corpo umano sono documentati da diversi studi scientifici.
A cura di Valerio Berra
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Non è ancora chiaro cosa sia successo la notte di Capodanno dentro gli studi di Amici. Non è ancora chiaro perché sei concorrenti del talent show guidato da Maria De Filippi si siano macchiati di comportamenti che la produzione ha ritenuto gravi, tanto da isolarli dal resto del gruppo. Due di questi poi, stando alle anticipazioni, sarebbero stati eliminati.

Su Twitter e nei canali di informazione legati ad Amici gira però una teoria. Alcuni concorrenti avrebbero assunto di proposito della polvere di noce moscata, la spezia che si può trovare in qualsiasi supermercato e che di solito viene usata per dolci, salse o bevande calde. A partire dallo zabaione. Una spezia che se assunta in grande quantità può anche diventare tossica.

Come nasce la noce moscata

La noce moscata è una spezia vegetale. L’albero da cui nasce ha come nome scientifico Myristica Fragans ed è originario dell’Indonesia. I suoi frutti presentano un grosso nocciolo che una volta essiccato diventa quella noce moscata che poi viene grattata e trasformata in polvere al momento dell’utilizzo. Nei supermercati si può trovare anche già triturata.

Cos’è la miristicina, la sostanza alla base degli effetti tossici

Il sapore della noce moscata è dolce e aromatico. Dentro questa spezia c’è anche una sostanza che prende il nome di miristicina. Una volta assorbita dal corpo umano può produrre un composto che scatena una reazione nel sistema nervoso simpatico. La rivista Healtline ha raccolto diversi studi scientifici in cui vengono analizzati gli effetti della miristicina sul corpo umano. Effetti che vengono considerati simili a quelli della mescalina, la sostanza che si trova nel peyote, una delle piante allucinogene più famose nella cultura pop.

Gli effetti della miristicina sul corpo umano

Nella letteratura scientifica non ci sono molti casi in cui sono stati registrate intossicazioni da noce moscata. Qualcosa però si riesce a trovare. Una donna di 18 anni ha registrato sintomi come nausea, tachicardia, secchezza delle fauci e vertigini dopo aver consumato un frappé in cui aveva sciolto circa 50 grammi di noce moscata. O ancora. Una donna di 37 anni ha provato vertigini, confusione e secchezza delle fauci dopo aver ingerito appena 10 grammi. In entrambi i casi i sintomi sono durati diverse ore e poi sono spariti senza lasciare conseguenze sul lungo periodo.

In 10 anni l’Illinois Poison Center ha riportato 30 casi da intossicazioni di noce moscata con diversi pazienti che lamentavano fra i sintomi anche le allucinazioni. Per via orale gli effetti sono più attenuati, quindi non c’è nessun problema di tossicità quando assumiamo la noce moscata in piccole quantità. Secondi gli studi gli effetti nocivi diventano però più veloci e più forti quando questa spezia viene inalata o fumata.

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