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Un magnifico sarcofago in piombo emerge dagli scavi di Notre-Dame de Paris, ferita dall’incendio

I lavori di restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris, devastata dall’incendio del 2019, hanno portato alla luce un sarcofago in piombo e altri reperti.
A cura di Andrea Centini
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Credit: INRAP/Roselyne Bachelot/Twitter
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Non tutto il male viene per nuocere, si potrebbe pensare osservando gli straordinari reperti archeologici che stanno emergendo da sotto la cattedrale di Notre-Dame di Parigi, gravemente danneggiata dall'incendio scoppiato il 15 aprile 2019. Dagli scavi necessari per il ripristino della meravigliosa costruzione gotica gli archeologi stanno estraendo opere di grande valore scientifico, tra le quali si distingue un peculiare sarcofago in piombo.

L'operazione di scavo, commissionata dall'ente pubblico francese responsabile della conservazione e del restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris (EPRNDP), si è resa necessaria per montare le imponenti impalcature alte 100 metri, grazie alle quali si potranno ricostruire il tetto, il transetto e le guglie, letteralmente collassati sotto la violenza delle fiamme. In questi lavori invasivi – iniziati lo scorso 2 febbraio – sono stati naturalmente coinvolti degli archeologi; data l'estrema importanza del sito, risalente al XII secolo, era molto probabile che da sotto il pavimento potesse emergere qualche tesoro particolarmente prezioso. E così è stato. Ma non c'è molto tempo per indagare ulteriormente; il DRAC Île-de-France (il servizio regionale di archeologia) di concerto con l'EPRNDP e l'Istituto Nazionale di Ricerche Archeologiche Preventive (INRAP) ha deciso che tali scavi potranno proseguire fino al 25 marzo e non oltre. Del resto, se si vogliono rispettare i piani di Macron per ricostruire e riaprire completamente la cattedrale entro cinque anni dall'incendio, non si può indugiare con scavi che rallentano i lavori.

Credit: INRAP
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Dunque cosa è stato trovato sotto la cattedrale? Come indicato, il reperto più interessante è sicuramente un sarcofago antropomorfo (dalla forma umana) in piombo, che secondo gli studiosi risale al XIII o al massimo al XIV secolo. “Date le caratteristiche e l'ubicazione del sarcofago, sembra probabile l'ipotesi di una sepoltura di un alto dignitario”, si legge nel comunicato stampa del ministero della Cultura francese. Il professor Christophe Besnier dell'Istituto Archeologico Nazionale ha dichiarato alla CNN che gli scienziati sono riusciti a inviare una piccola fotocamera nel sarcofago, all'interno del quale sono stati trovati “resti di stoffa, materia organica come capelli e resti di piante”. “Il fatto che queste piante siano ancora lì indica che il contenuto è stato molto ben conservato”, ha aggiunto l'esperto alla testata statunitense.

Credit: INRAP
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Oltre al sarcofago gli archeologi francesi hanno rinvenuto diversi altri luoghi di sepoltura, assieme a una fossa con all'interno diversi “elementi scultorei policromi” che si ritiene appartengano all'antico tramezzo di Notre-Dame, costruito intorno al 1230. “Durante il suo lavoro a metà del XIX secolo, Viollet-le-Duc trovò altri frammenti appartenenti a questo tramezzo, che ora sono esposti al Museo del Louvre. Si tratta quindi di una scoperta di grande interesse, in grado di fornire nuovi dati su questo tramezzo e sulla qualità della sua decorazione pittorica”, si legge nel comunicato stampa. Tra le sculture rivenute ci sono anche frammenti di due mani che si tengono. Come indicato dal ministro della Cultura francese Jean-Louis Georgelin, queste scoperte aiuteranno a migliorare la comprensione della storia di Notre-Dame di Parigi. Ma c'è soltanto un'altra settimana di tempo per provare a recuperare altri preziosi reperti.

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