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Troppo sesso e poco sonno portano gli adorabili quoll maschi a morire prematuramente

Uno studio ha dimostrato che i maschi di quoll settentrionale, adorabile marsupiale australiano in via d’estinzione, sono così “ossessionati” dal sesso che non si riposano per cercare le femmine e muoiono molto prima di esse.
A cura di Andrea Centini
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Un quoll settentrionale. Credit: Università della Sunshine Coast
Un quoll settentrionale. Credit: Università della Sunshine Coast

Un piccolo marsupiale australiano simile a un roditore va incontro a una rapida morte a causa dell'ossessione per il sesso e lo scarso sonno che ne consegue. Protagonista di questo curioso comportamento è il quoll settentrionale (Dasyurus hallucatus), conosciuto anche come gatto marsupiale del nord. La morte prematura non riguarda tutti gli esemplari, ma solo i maschi, che sfruttano la stagione riproduttiva della loro breve esistenza per accoppiarsi quante più volte possibili, senza curarsi delle conseguenze cui vanno incontro. I quoll maschi si riproducono in una sola stagione, mentre le femmine, che evidentemente non sono soggette a questa drastica frenesia ormonale, per quattro.

A determinare che i quoll settentrionali maschi muoiono prematuramente per il troppo sesso e il poco sonno è stato un team di ricerca guidato da scienziati dell'Università della Sunshine Coast, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Scuola di Scienze Biologiche dell'Università del Queensland. I ricercatori, coordinati dal professor Christofer J. Clemente, docente presso la Scuola di Scienze, Tecnologia e Ingegneria dell'ateneo australiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un apposito esperimento con questi marsupiali. Hanno catturato 13 esemplari (7 maschi e 6 femmine) a Groote Eylandt nel Territorio del Nord e li hanno “equipaggiati” con piccoli dispositivi sul dorso chiamati accelerometri, in grado di misurare gli spostamenti, il riposo etc etc. Grazie a un algoritmo di apprendimento automatico – addestrato su decine di ore di filmati sui quoll – gli scienziati hanno potuto analizzare nel dettaglio i comportamenti degli esemplari coinvolti, che sono stati rilasciati nel proprio ambiente naturale e seguiti per 42 giorni.

Credit: wikipedia
Credit: wikipedia

I ricercatori hanno osservato che i maschi erano sensibilmente più attivi delle femmine, trascorrendo molto più tempo a camminare. In una sola notte due esemplari chiamati Moimoi e Cayless hanno percorso circa 10 chilometri, l'equivalente di una maratona da 40 chilometri per un essere umano. Hanno inoltre rilevato che i maschi mostravano comportamenti di riposo – come lo stare accucciati – con una frequenza molto inferiore rispetto alle femmine (7,67 percento contro 23,65 percento). In pratica, dormivano tre volte di meno. Questo proprio per andare alla ricerca delle femmine e accoppiarsi il più possibile con esse.

Ma trascurare così tanto il riposo e il sonno ha un impatto drammatico su questi piccoli marsupiali. I maschi, infatti, perdono peso rapidamente, sono meno attenti quando si trovano nei pressi di un pericolo (predatori o strade) e curano meno la propria condizione fisica, riempiendosi più facilmente di parassiti poiché si impegnano poco nella toelettatura. Insomma, sono spericolati, poco curati e anche molto aggressivi, con l'unico obiettivo di conquistare il maggior numero di partner nel corso della stagione riproduttiva. Questo li porta a morire inevitabilmente molto prima delle femmine, anche solo per la stanchezza determinata da ritmi così frenetici.

“Percorrono grandi distanze per accoppiarsi il più spesso possibile e sembra che la loro spinta sia così forte che rinunciano a dormire per dedicare più tempo alla ricerca delle femmine”, ha dichiarato il professor Clemente in un comunicato stampa, aggiungendo che “i pericoli della mancanza di sonno sono ben documentati nei roditori e molti dei tratti associati alla privazione del sonno li vediamo nei quoll maschi e non nelle femmine”. I ricercatori vogliono capire se questo comportamento interessi anche altri membri della famiglia dei Dasiuridi, alla quale appartengono anche i diavoli della Tasmania, i topi marsupiali e altri mammiferi.

Il quoll settentrionale è una specie classificata come in pericolo di estinzione (codice EN nella Lista Rossa IUCN) e studiarne a fondo il comportamento può aiutare gli scienziati a preservarla. Gli esperti ritengono inoltre che questi animali possano diventare un eccellente modello per lo studio degli effetti della deprivazione del sonno, che ha effetti drammatici anche nell'uomo. I dettagli della ricerca “Resting disparity in quoll semelparity: examining the sex-linked behaviours of wild roaming northern quolls (Dasyurus hallucatus) during breeding season” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Royal Society Open Science.

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