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Il cacciatore di esplosioni, la storia del fan di SpaceX che riprende da vicino i dettagli dei lanci

Il 20 aprile verso le 15:35 (ora italiana) l’astronave Starship di SpaceX è partita dalla Starbase di Boca Chica, in Texas. Il vettore è esploso dopo tre minuti di volo ma questo test ha fornito comunque dei dati fondamentali per i prossimi lanci.
A cura di Valerio Berra
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Il primo razzo a propellente liquido si chiamava Goddard 1. L’ingegnere statunitense Robert Goddard lo fece partire il 16 marzo del 1926. Il volo durò 2,5 secondi e permise al razzo di arrivare a una dignitosa altitudine di 12,5 metri. Quasi un secolo dopo la SpaceX di Elon Musk è riuscita a far staccare dal nostro pianeta un colosso alto 120 metri, in grado di trasportare in cielo oltre 100 tonnellate di cargo e il suo volo è durato poco più di tre minuti arrivando a circa 34 kilometri di altezza. Prima di esplodere nei cieli del Texas.

La spinta con cui è partito è stata senza precedenti, tanto che la preoccupazione principale di Elon Musk era che distruggesse la rampa di lancio della Starbase di Boca Chica, cosa che avrebbe colpito le finanze di Musk e soprattutto allungato i tempi per un nuovo lancio. Qualche danno c’è stato, ma non in maniera eccessiva. L’esplosione per il lancio però è stata enorme, tanto da aver travolto le macchine fotografiche di chi si è avvicinato troppo all’esplosione.

Louis Balderas e il suo canale LabPadre

Come nelle migliori tradizioni, una piccola folla di persone si è radunata davanti alla Starbase di Boca Chica. Ma qualcuno ha voluto spingersi un po’ oltre. Da tempo tutte le attività della base vengono monitorate attraverso una serie di telecamere sempre in live su diverse piattaforme. Nello specifico Louis Balderas è il gestore del canale YouTube LabPadre. Davanti alla base di Boca Chica ha una regia fissa con telecamere puntate su ogni angolo della base. Prima del lancio ne aveva installate alcune anche attorno alla Starbase.

Balderas ha impostato tutte le camere in modalità automatica, così da poter abbandonare l’area attorno alla base di lancio. Le sue immagini ora stanno diventando virali su Twitter perché raccontano tutta l’onda d’urto che si è verificata con l’esplosione. Tra le palme piegate dal vento, la polvere che si solleva si vede anche il destino di un minivan, incautamente parcheggiato vicino alla Starbase. A pochi secondi dal lancio di Starship viene colpito nella parte posteriore da una roccia scagliata in aria dall’onda d’urto.

La nuvola di polvere che si è alazata dopo il lancio

A una manciata di chilomentri dalla Starbase di Boca Chica c'è la città di Port Isabel. Giusto per capire la potenza del lancio, la polvere sollevata dalla partenza di Starship ha ricoperto le strade e le case di questo piccolo centro da 5.000 abitanti. Sui social gli abitanti hanno pubblicato le immagini delle auto ricoperte da polvere e detriti. Al momento però, spiega Valerie Bates, una portavoce di Port Isabel, non sembrano esserci rischi per la salute della popolazione.

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