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Inizia l’era del turismo spaziale? La Virgin Galactic collauda una navicella per portare i turisti nello spazio

Grazie alla Virgin Galactic, presto sarà possibile, a cifre meno esorbitanti, raggiungere i 110 km di altezza, ammirare comodamente dal finestrino la curvatura della Terra e di conseguenza, provare per alcuni minuti gli effetti dell’assenza di peso.
A cura di Cristian Basile
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Virgin Galactic SpaceShipTwo

Un biglietto di andata e ritorno costato la bellezza di venti milioni di dollari. E' così che dieci anni fa è iniziata l'era del turismo spaziale, con Dennis Tito, miliardario italo-americano, che pagando queste cifra astronomica, il 28 aprile del 2001 iniziò il suo viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Tito, arrivò sulla stazione spaziale dopo due giorni di volo a bordo della navicella Soyuz TM-32, e vi restò per 7 giorni e 22 ore. "Per me, è stato come arrivare in paradiso, è stato come vivere una seconda vita", commentò allora Tito.

Dopo di lui altri facoltosi hanno speso cifre 9 zeri per raggiungere lo spazio ma se i viaggi orbitali restano ancora molto, troppo, costosi, un settore in rapido sviluppo e dai costi decisamente più contenuti è quello dei voli suborbitali. Con questi voli, i turisti possono raggiungere e superare la quota di 100 km, ammirare comodamente dal finestrino la curvatura della Terra e di conseguenza, provare per alcuni minuti gli effetti dell'assenza di peso. La compagnia del settore che sta maggiormente investendo in questi voli è senza dubbio la Virgin Galactic di Richard Branson, che proprio in questi giorni sta ultimando il collaudo della navicella "SpaceShipTwo".

La SpaceShipTwo è un' aeronave lunga 18 metri, con un'apertura alare di circa 8 metri, che viene portata alla quota di 16 chilometri da un aereo di supporto, lo WhiteKnightTwo. Una volta raggiunta questa altezza l'aeronave inizia il suo viaggio riuscendo a toccare i 110 chilometri di altezza per poi, dopo diverse ore dal decollo, rientrare in atmosfera. La navicella "SpaceShipTwo" ha concluso con successo il suo primo volo di prova simulando il delicatissimo rientro nell'atmosfera. L'aeronave ha utilizzato per la prima volta la sua singolare configurazione che consiste nella capacità di ruotare la sezione di coda 65 gradi verso l'alto, riuscendo a produrre in questo modo un'importante azione frenante durante il suo rientro ad altissima velocità nell'atmosfera terrestre.

Il volo di prova, che è stato effettuato ieri sul deserto del Mojave, rappresenta un altro passo del progetto della Virgin Galactic, che diventerà la prima compagnia al mondo a portare turisti nello spazio. Per George Whiteside, consigliere delegato della Virgin Galactic, "il volo di prova ha dimostrato che il meccaniscmo di rientro della nave SpaceShipTwo, che è l'innovazione più importante per quanto rigurda la sicurezza del volo, funziona perfettamente. E' stato un successo che ha fatto fare un passo da gigante alla nostra compagnia e che ci avvicina sempre di più all'inizio dei voli commerciali con turisti spaziali".

Il singolare sistema di rientro della SpaceShipTwo, ideato dall'ingenere Burt Rutan, è stato considerato dagli esperti aerospaziali come un sistema per superare il calore estremo che altre navicelle devono affrontare entrando ad altissime velocità nell'atmosfera terrestre. La Virgin Galactic, dunque, presto si convertirà nella prima aerolinea spaziale commerciale del mondo (370 clienti che hanno già prenotato un volo nello spazio per una cifra che dovrebbe aggirarsi sui 200.000 dollari) e potrebbe far diventare realtà, ed a prezzi molto più accessibili, il sogno di molti ammirare la Terra dalla spazio tanto che già prevede una flotta di due navette, che potrebbero decollare dallo Spaceport America, uno spazioporto attualmente in costruzione in Nuovo Messico. Nel frattempo la Virgin Galactic ha già scelto il nome della prima navetta SpaceShipTwo e "ovviamente" si chiamerà come la navicella spaziale più famosa al mondo: Enterprise.

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