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Indesit, Whirlpool chiude la sede di Caserta e annuncia 1350 esuberi totali

Drastico piano di tagli della società americana dopo l’acquisizione di Indesit, i sindacati annunciano battaglia.
A cura di Antonio Palma
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Dopo settimane di attesa la Whirlpool ha annunciato il suo piano di rilancio nel nostro Paese che si configura però come un drastico progetto di tagli di posti di lavoro nelle sue fabbriche in Italia. Come ha spiegato Gianluca Ficco della Uilm nazionale al termine della presentazione al ministero dello Sviluppo economico del piano industriale del colosso degli elettrodomestici, "Whirlpool ha dichiarato 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca". In particolare è prevista la chiusura completa dello stabilimento Indesit del Casertano, dove lavorano circa 800 persone, mentre sono previsti esuberi e accorpamenti per gli altri centri produttivi. "La multinazionale americana, nonostante un piano di investimenti di cinquecento milioni in quattro anni e nonostante la prospettiva di un incremento dei volumi produttivi complessivi in Italia, ha dichiarato 1.350 esuberi, annunciato la chiusura dello stabilimento di Caserta, la cessazione di uno dei due stabilimenti di Fabriano (Ancona), quello di Albacina, i cui 600 lavoratori secondo il progetto aziendale dovrebbero essere trasferiti nella vicina fabbrica di Melano, e la dismissione del sito di None (Torino) dove attualmente ci sono 90 addetti fra il magazzino e il centro ricerche" ha rivelato sempre il sindacalista della Uil, aggiungendo: "Il piano prevede di converso la crescita di alcune fabbriche, in particolare quella di Varese dove si preannuncia un incremento occupazionale di 280 persone, e quella di Melano, dove sarebbe di nuovo concentrata la produzione dei piani cottura".

A Caserta scatta lo sciopero

Nello stabilimento Indesit di Carinaro (Caserta), dopo l'annuncio del piano, i dipendenti hanno bloccato immediatamente la produzione dando vita ad uno sciopero. "Auspichiamo che il governo sia dalla nostra parte. Whirlpool si assume la grande responsabilità di chiudere l'ultima realtà che ha nella storia del marchio Indesit . La cosa più grave è che chiude in un territorio già devastato come Caserta e di fatto smentisce quanto detto dall'azienda a febbraio sul mantenimento degli accordi in essere" ha dichiarato il segretario generale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati. "Whirlpool cannibalizza la Indesit dichiarando la chiusura di tre siti e 1.350 esuberi. Questa è l'operazione di prospettiva che hanno elogiato il premier Renzi e il governatore Spacca. E per fortuna che hanno dichiarato di essersi fatti dare rassicurazioni dagli americani", ha commentato invece Fabrizio Bassotti, della Fiom Cgil di Fabriano.

Il governo contrario al piano

Contro il piano si sono schierati in effetti sia il governatore delle Marche Gian Mario Spacca che il governo. In una nota del Ministero dello Sviluppo, l'Esecutivo infatti ha espresso una "forte contrarietà per gli aspetti legati agli impatti occupazionali inerenti diversi siti produttivi" e ha "chiesto all'azienda di confermare l'impegno a non procedere a licenziamenti unilaterali". "Il Governo farà di tutto per salvaguardare i posti di lavoro del gruppo Whirlpool in Italia" ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ricordando che il Governo ha chiesto e ottenuto l'impegno dell'azienda a rispettare quanto stabilito nel 2013 sull'acquisto di Indesit che escludeva qualsiasi licenziamento unilaterale fino al 2018. Dal suo canto la Whirlpool ha spiegato che "l'Italia sarà al centro delle strategie di lungo periodo dell'azienda", che i nuovi investimenti "eccedono largamente gli 83 milioni di euro messi a disposizione da Indesit nel 2013" e che sono 400 gli esuberi aggiuntivi previsti dal piano industriale di Whirpool dopo l'acquisizione di Indesit.

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