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Incendio nella nuova tendopoli di San Ferdinando: tra le fiamme muore un migrante

Un migrante è morto in un incendio divampato poco prima dell’alba nella tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), predisposta dalla Prefettura non lontano dalla baraccopoli smantellata nelle scorse settimane. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estinto l’incendio e messo in sicurezza l’area.
A cura di Susanna Picone
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Tragedia nella nuova tendopoli di San Ferdinando in Calabria. Poco prima dell’alba nella struttura, prima gestita dal Comune e ora in mano alla Caritas, è scoppiato un incendio nel quale è rimasto ucciso un migrante. Secondo una prima ricostruzione, l’incendio si è sviluppato in un angolo della tenda da sei posti, dove erano posizionati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Nel rogo è andata distrutta solo una delle tende del Dipartimento del Soccorso pubblico del ministero dell’Interno. Lì è stato trovato il corpo senza vita del migrante. “Speravamo di non dover più raccontare episodi come questi ma purtroppo è accaduto ancora”, ha commentato il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi. “Le cause del rogo, che ha interessato una tenda, non sono ancora chiare – ha aggiunto il sindaco – e sono al lavoro i vigili del fuoco e la polizia Scientifica. Ora siamo in attesa di capire come sono andati i fatti. Certo è che è accaduto quello che non doveva accadere”. Il migrante morto carbonizzato si chiamava Sylla Noumo, era originario del Senegal e aveva trentadue anni. A quanto si apprende, l'uomo era stato trasferito nella nuova struttura a seguito dell'abbattimento della baraccopoli.

Nella vecchia tendopoli in un anno tre persone sono morte in incendi – La tendopoli, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è attrezzata, con presenza di servizi igienici e presidi sanitari, ed è vigilata. All’inizio del mese di marzo la struttura è stata ampliata per consentire il trasferimento di una parte dei migranti che viveva nella baraccopoli sorta a poche centinaia di metri e che è arrivata a ospitare, nel periodo invernale della raccolta degli agrumi, anche 3000 persone. Baraccopoli poi definitivamente abbattuta il 7 marzo scorso. I migranti che sono confluiti nella nuova tendopoli sono stati complessivamente 840. Nella vecchia tendopoli in un anno tre persone hanno perso la vita a causa di incendi divampati nelle strutture. L’ultimo giovane a perdere la vita nella vecchia tendopoli è stato il ventinovenne senegalese Moussa Ba. Prima di lui, il 27 gennaio 2018, era morta Becky Moses, ventiseienne nigeriana, mentre il 2 dicembre scorso Surawa Jaith era morto pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno.

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