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In arrivo detrazioni fiscali per gli abbonamenti di bus e treni: le novità per i cittadini

Nella bozza della manovra varata dal Consiglio dei ministri vengono introdotte detrazioni fiscali per gli abbonamenti su bus e treni riguardanti il trasporto pubblico locale e regionale. Novità anche sui buoni Tpl.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tra le novità della legge di bilancio 2018 approvata negli scorsi giorni dal Consiglio dei ministri e che presto passerà all’esame del Parlamento, uno dei punti che toccano più da vicino i cittadini nella loro vita di tutti i giorni, riguarda l’introduzione delle detrazioni fiscali per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Nello specifico, viene introdotta una detraibilità dall’imposta lorda pari al 19% ma valida solo per un importo non superiore ai 250 euro l’anno di spesa.

Tutte le novità su trasporti e viabilità

Altra agevolazione introdotta dalla manovra del governo guidato da Paolo Gentiloni è quella concernente i ‘buoni Tpl’. Queste agevolazioni prevedono che le somme rimborsate dal datore di lavoro o sostenute direttamente da quest’ultimo per l’acquisto di biglietti per bus e treni non rientrano nel calcolo del reddito del dipendenti. Una novità che equipara queste agevolazioni ai buoni pasto. Anche questa norma, comunque, potrebbe essere oggetto di ulteriori limature prima dell’invio del testo al Parlamento ma è al momento presente nella bozza della manovra.

La mobilità sostenibile è un altro dei temi cruciali affrontati dalla manovra: a partire dal 2019 ci saranno 100 milioni l’anno da destinare a “progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile” che verranno proposti da comuni e città metropolitane. Questa norma è finalizzata all’attuazione degli indirizzi contenuti nel Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile e consentirà di accelerare il processo di rinnovo del parco rotabile introducendo mezzi su gomma ad alimentazione alternativa, oltre alle infrastrutture di supporto necessarie. Obiettivo finale è quello di diminuire l’incidenza sull’inquinamento atmosferico e offrire un servizio più efficiente ai cittadini.

Il rinnovo del contratto pubblico

La bozza della manovra comprende anche le cifre che verranno investite per il rinnovo del contratto pubblico nel triennio che va dal 2016 al 2018. Nel dettaglio: 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 2,9 miliardi di euro dal 2018. Questo stanziamento serve per garantire l’aumento di stipendi per i dipendenti pubblici di 85 euro mensili.

Questo rinnovo contrattuale riguarderà anche gli insegnanti. A questo si aggiunge un aumento degli stipendi dei presidi che partirà da settembre 2018 e riguarderà i quasi 8mila dirigenti scolastici italiani con una crescita annuale di 11.899 euro lordi a testa, circa 440 euro al mese.

Detrazioni sulle assicurazioni contro le calamità naturali

Nella bozza della manovra si prevede anche una detrazione fiscale sulle assicurazioni contro le calamità naturali: lo sconto del 22% già previsto per le polizze vita viene esteso a quelle stipulate a partire dal 2018 contro ogni tipo di evento calamitoso a protezione della casa.

Sospensione dei tributi per il terremoto di Ischia

Il pagamento degli adempimenti fiscali per i residenti e per le imprese dei comuni dell’isola di Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto viene sospeso. Nella bozza della manovra si prevede uno stanziamento di 50 milioni per la ricostruzione e la nomina del presidente della Campania Vincenzo De Luca come commissario straordinario. Lo stop ai versamenti e al pagamento di tributi e cartelle riguarda i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno che sono inoltre autorizzati ad assumere dieci persone a tempo determinato in deroga ai vincoli previsti dalla normativa vigente. Viene inoltre prevista la sospensione del pagamento delle bollette di luce, acqua e gas per un tempo massimo di sei mesi.

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