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Immigrazione: è scontro tra Italia e Francia, ipotesi di accordo tra Maroni e Gueant

Mentre Lampedusa si svuota, si infiamma la polemica tra Italia e Francia sulla questione immigrazione. Gueant, Ministro dell’Interno Francese, non si è detto disposto ad accettare i profughi in territorio francese.
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maroni geant

Mentre Lampedusa si svuota definitivamente degli immigrati che in queste settimane sono stati accolti sulle sue coste, non conosce ancora una soluzione l'emergenza immigrazione. Nella notte  le ultime 1.038 persone, in maggioranza tunisini, hanno lasciato l'isola a bordo di un traghetto con destinazione Mineo, in provincia di Catania, mentre a seguito della tragedia del barcone rovesciato in mare non ci sono stati nuovi sbarchi sulle coste lampedusane. Sbarchi che, invece, hanno avuto luogo in Calabria, a Roccella Ionica, dove nella notte è approdata una barca a vela con 85 migranti, non di nazionalità tunisina.

Intanto sulla questione immigrazione ieri c'è stato un acceso scambio di battute tra Italia e Francia dove la Francia ha assunto un atteggiamento ostile per ciò che concerne l'accoglienza. Il Ministro Maroni aveva fatto sapere di appoggiare il rilascio di permessi di soggiorno temporaneo di 6 mesi. Tali permessi consentono ai migranti di muoversi liberamente, per un  periodo di 3 mesi, nei paesi appartenenti all'area Schengen; la Francia, però, non è parsa affatto convinta della bontà del provvedimento e tramite il Ministro dell'Interno Gueant ha fatto sapere che bloccherà, come ha fatto finora, gli immigrati non conformi alle sue 5 regole. Il giornale francese Le Figaro ieri le ha rese note:

  1. essere in possesso di un documento di viaggio valido,
  2. essere in possesso di un permesso di soggiorno valido,
  3. avere a disposizione risorse economiche sufficienti,
  4. non rappresentare minaccia per l'ordine pubblico e
  5. non aver valicato il confine francese da più di tre mesi.

Dura la risposta di Maroni al suo omologo; il Ministro dell'Interno ha così commentato l'intransigenza francese: "Se Parigi respingerà i migranti  sarà costretta ad uscire da Schengen o a sospendere il trattato. Capisco che ci sono le elezioni in Francia nel 2012 e che Sarkozy ha la concorrenza dell’estrema destra, ma mostrare i muscoli è sbagliato, mettere le truppe sulle frontiere è la cosa più sbagliata." Intanto per stamattina è previsto un incontro tra i due ministri presso la prefettura di Milano, in cui si discuterà dell'emergenza profughi e si getteranno le basi per l'incontro tra Sarkozy e Berlusconi in agenda il 26 aprile.

Sulla situazione degli immigrati è intervenuto anche il Presidente della Camera Fini che, a margine di un incontro con le scuole superiori di Casalmaggiore, ha detto: "Il paradosso è che nel momento in cui è evidente a tutti che l’Unione europea deve avere politiche comuni, l’Unione europea balbetta. Tutti dicono che è una questione europea e non solo italiana. Ma in un momento in cui non c’è scetticismo, le istituzioni europee paiono inadeguate alle sfide. "

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