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Emergenza immigrazione, Maroni: “La Francia ha assunto un atteggiamento ostile”

Il Ministro Maroni ha fatto sapere che verrà concesso un permesso di soggiorno ai migranti che intendano trasferirsi in uno dei paesi membri dell’Unione. La Francia però non si è detta disposta ad accogliere un’ondata di migranti.
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Nel pieno dell'emergenza immigrazione, il Ministro dell'Interno Maroni durante un'informativa urgente  alla Camera sulla questione rende noto che "sarà concesso un permesso di soggiorno temporaneo ai migranti che hanno rappresentato l'intenzione di andare in un altro Paese europeo. E sono la stragrande maggioranza. I permessi non saranno rilasciati ai soggetti socialmente pericolosi, a chi è destinatario di provvedimento di espulsione, a chi risulti denunciato per una serie di reati.

In effetti, come è apparso chiaro sin dai primi sbarchi, sono pochi gli immigrati sbarcati a Lampedusa che intendono restare nel Belpaese. La maggioranza vuole trasferirsi in Francia.  Sulla questione però la nazione di Sarkozy si è dimostrata piuttosto rigida, palesando un atteggiamento di ostilità nei confronti dell'Italia. Il Ministro Maroni crede che, visto il desiderio di trasferirsi in Francia di molti immigrati, sia necessario un tavolo di concertazione tra le due nazioni.

Durissima però la reazione del Ministro dell'Interno francese Claude Gueant, che ha così commentato l'eventualità che i profughi arrivino in Francia:

Per muoversi all'interno dello spazio Schengen  non basta avere un'autorizzazione di soggiorno in uno degli stati membri ma sono necessari documenti di identità e, soprattutto, una giustificazione di risorse. La Francia si rallegra che la Tunisia entri in un'era di libertà e di democrazia ma non intende subire un'ondata di immigrazione di tunisini giustificata strettamente da considerazioni economiche.

Pertanto qualora arriveranno nuove ondate di immigrati alle frontiere francesi, le forze francesi si comporteranno come hanno fatto sin ora, ovverosia respingendo in Italia i profughi. In effetti, secondo una stima resa nota proprio dal Ministro Geant soltanto nel mese di marzo sono stati circa 2800 i profughi intercettati sul confine italo-francese, la maggior parte dei quali sono stati rimandati in Italia. E così mentre l'Unione Europea non risponde alla richiesta d'aiuto di Maroni e solo qualche giorno fa nelle acque di Lampedusa c'è stato un tragico naufragio, il ministro Gueant ha diffuso una circolare presso tutti i prefetti del paese in cui sono state ricordate le 5 regole necessarie per accogliere stranieri provenienti da un paese terzo: tra queste la "giustificazione di avere risorse sufficienti" e di "non rappresentare con la loro presenza in Francia una minaccia per l'ordine pubblico". Regole rigide che non non fanno presagire nulla di buono per l'Italia.

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