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Il M5S si spacca sulla diaria, restituzione solo su base volontaria

In un referendum online tra i parlamentari del M5S bocciata la proposta di Grillo di tenersi solo le spese documentabili. Il 48% degli eletti vuole libertà di decisione.
A cura di Antonio Palma
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I parlamentari del Movimento Cinque Stelle si spaccano sulla possibilità di restituire o meno la diaria che spetta a deputati e senatori sconfessando le direttive del leader Beppe Grillo. Come racconta Repubblica dopo la proposta del leader del Movimento ma anche di Gianroberto Casaleggio di devolvere qualsiasi eccedenza e tenersi solo i 5mila euro di stipendio, sulla rete è partito un referendum tra i parlamentari. A sorpresa però il 48 per cento dei votanti di domenica pomeriggio, 132 parlamentari su 163, hanno scelto una soluzione ben diversa da quella proposta da Grillo optando per un compromesso. Tutte le diarie cioè  le voci accessorie dello stipendio vengono mantenute completamente, con l'obbligo di rendicontare tutto quello che si spende, senza però dover restituire il di più. La restituzione insomma è solo su base volontaria e ogni deputato o senatore farà come meglio crede.

Una vera spaccatura nel M5S ancora più importante se si pensa che per la soluzione di Grillo e Casaleggio, cioè tenersi solo quello che si può provare di aver speso, si è espresso solo il 36 per cento dei parlamentari. Minoritarie le preferenze per altre proposte singolari come rimandare la decisione ai prossimi mesi o trattenere una certa percentuale indipendentemente dalle spese. A pesare su questa scelta probabilmente le diverse situazione personali e reddituali dei neo eletti perché 5 mila euro lordi per alcuni non sono sufficienti ecco allora la voglia di trattenere la diaria in modo da recuperare almeno le tasse. La questione comunque non è chiusa visto che dello stipendio dei parlamentari il Movimento Cinque Stelle ne discuterà la settimana prossima in un'assemblea apposita.

Fico: "Decontestualizzati i nostri ragionamenti" – La risposta all'articolo di Repubblica arriva dal deputato campano del M5S Roberto Fico che con un post su facebook poi pubblicato anche sul blog di Beppe Grillo contesta al quotidiano di "occuparsi del nulla" prendendo pezzi sparsi dai forum e decontestualizzando i ragionamenti "per screditare il MoVimento e per mettere i parlamentari contro Beppe Grillo e viceversa". "L'onestà intellettuale vorrebbe prima di tutto che si raccontasse il grande risparmio che si ha con i parlamentari del movimento partendo dai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali non presi perché non voluti e poi la rinuncia all'assegno di fine mandato, circa 30 mila euro a parlamentare, la riduzione del 50% dell'indennità e in più la rendicontazione on-line di tutte le spese sostenute. Questa è la notizia in un Parlamento in cui nessuno rinuncia mai a niente. I ragionamenti estrapolati chissà come dal nostro forum e costruiti ad arte per fare un bel titolo li lasciamo appunto a la repubblica. Invitiamo tutti gli altri parlamentari a seguire il nostro grande esempio" conclude Fico.

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