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Il Governo Monti non piace più agli italiani

Sembra terminato l’idillio tra l’Italia e l’esecutivo tecnico. L’ultimo sondaggio di Mannheimer evidenzia un forte calo dei consensi nei confronti del Governo “dei professori”, complice soprattutto il tira e molla sulla riforma del lavoro.
A cura di Biagio Chiariello
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sembra finito l idillio tra il belpaese e l esecutivo tecnico

Gli italiani si sono stufati del Governo Monti. E' questa la sintesi della ricerca di Renato Mannheimer pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Tuttavia, solo qualche settimana fa, i consensi nei confronti dell'esecutivo tecnico erano alti (almeno il 60%) e trasversali tra gli elettori di tutte le ideologie politiche. Ma le discussioni sulla riforma del lavoro hanno portato inesorabilmente alla fine dell'idillio: le vicende sull'articolo 18 sono state seguite con attenzione dal 40% degli intervistati; di questi il 67% è dell'idea che il governo non abbia agito nella maniera più giusta. In tal senso, è facile ipotizzare che non sia piaciuta la volontà del governo di andare avanti da solo, dopo il mancato accordo con le parti sociali. Oggi, dunque, solo il 44% degli italiani darebbe il proprio voto ad una ipotetica Lista Monti; mentre il 54% dei connazionali esprime una vero e proprio malcontento per l’operato del Governo. Il calo dei consensi si riscontra soprattutto tra elettori della Lega Nord (-32%) e quelli di centro-sinistra (Partito Democratico, – 17%).

Il consenso per il governo cala la 44 per cento

L'immagine del governo si è indebolita soprattutto tra chi vive a sud ei lavoratori dipendenti di livello medio-basso, ma anche per studenti, pensionati e casalinghe. In ogni caso, due italiani su tre (63%) pensano che l’esecutivo sia «troppo decisionista». Viceversa, afferma Mannheimer, imprenditori e liberi professionisti continuano a mantenere inalterati il giudizio nei confronti dell'esecutivo. Secondo il noto sondaggista e sociologo, questa bocciatura «potrebbe trattarsi di una reazione d'impulso – forse momentanea e destinata a rientrare – agli ultimi provvedimenti, ma» continua Mannheimer «potrebbe rappresentare anche il segnale d'inizio di un trend negativo nel consenso per il governo.»

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