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Il comando centrale del Pdl spiega come il Popolo della Libertà abbia pareggiato le elezioni amministrative

Un pareggio sostanziale tra Pdl e Pd, questo il risultato delle elezioni amministrative 2011 secondo Denis Verdini e tutto il gruppo dirigenziale del partito, riunito in conferenza stampa per spiegare che i dati disaggregati danno ragione al Popolo della libertà.
A cura di Alessio Viscardi
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Elezioni comunali

Un “pareggio” tra Pdl e Pd emerge dall'analisi dei dati disaggregati delle elezioni 2011 proposta dal coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, Denis Verdini, in conferenza stampa con tutto il gruppo di comando del partito per commentare gli esiti delle elezioni amministrative 2011: “Ci aspettavamo questo risultato ma ribaltato a nostro favore” amara ammissione. Verdini sottolinea, però, che l'attenzione messa su Milano fa perdere di vista i buoni risultati raggiunti dal centro-destra in altre città, come dimostrerebbero i dati. Il Pdl avrebbe “ottenuto il 26% in tutta Italia, il 34% considerando l'aggregato di tutte le liste”. Il Pd soltanto 21%.

Si tratterebbe quindi di una pareggio sostanziale, se non di una vittoria per il Pdl: “A parte e le grandi città, nel resto dei comuni sopra i 15mila abitanti, capoluoghi compresi, si è registrato quasi un sostanziale pareggio” le parole di Verdini. “Non esiste una questione settentrionale” secondo il coordinatore del Pdl, ma soltanto un piccolo problema a Milano dove ci si attendeva un risultato diverso. L'esecutivo nazionale, però, non subirà contraccolpi: “il voto più è frammentato, più allunga la legislatura” ribadisce il ministro Ignazio La Russa.

Rimane salda l'alleanza tra Pdl e Lega nord in Parlamento, come rimarca il vicecapogruppo del Sanato, Gaetano Quagliariello: “Per evitare ogni equivoco, dico chiaramente che non pensiamo che la Lega abbia mancato in alcun modo di lealtà”.

“Abbiamo già in programma una serie di incontri per ripartire nella competizione elettorale. Milano sarà una battaglia non in discesa ma che vogliamo giocarci convinti di poter vincerla” queste la parole del ministro della Difesa in conferenza stampa. Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, sottolinea che “mancano 15 giorni per confrontarci con il programma di Pisapia, i milanesi non vorranno lasciare la loro città in mano all'estrema sinistra”.

Grande assente nel vortice di commenti è proprio l'onnipresente presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non presente in conferenza stampa. Nessun commento da Palazzo Chigi sull'esito delle elezioni amministrative, ma voci vicine alla presidenza lo descrivono come “furioso”.

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