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I poliziotti di Bologna: “Il ministro blocca gli stipendi? Stop agli straordinari”

Agenti sul piede di guerra all’indomani delle dichiarazioni della Madia sul blocco degli stipendi: “Nostre condizioni di lavoro sono insostenibili”
A cura di Biagio Chiariello
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Stop alle deroghe di orario per l’ordine pubblico e niente rinnovo per quelle relative agli orari non contrattualizzati. Lo annunciano le sigle sindacali che curano gli interessi dei poliziotti di Bologna (Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl polizia, Coisp, Consap-Adp e Uil Polizia). “Sappiamo che si tratta di una decisione grave – spiegano – ma è assolutamente necessaria, ma è assolutamente necessaria. E' solo il primo passo" di una nuova fase di lotta "anche in risposta alle dichiarazioni fatte ieri dal Ministro Marianna Madia che annunciano il protrarsi del blocco dei contratti". I sindacati lamentano soprattutto “le condizioni lavorative ed economiche dei Poliziotti” che stanno “raggiungendo livelli sempre più insostenibili” scrivono. Criticità, queste di vecchia data, alle quali si sono aggiunte negli ultimi tempi "nuove e delicate questioni che minano e mortificano in maniera oltremodo pesante l'attività lavorativa del personale. Sono anni, infatti che denunciamo il profondo stato di malessere dovuto al prolungamento di un blocco stipendiale che dura ormai da anni". I poliziotti, dunque, per voce delle sigle sindacali, spiegano che è "ora di dare il nostro messaggio forte e chiaro al Dipartimento e pertanto, anche nella provincia di Bologna, come è già in corso in altri capoluoghi, finché non riceveremo risposte rapide ed esaustive, quale forma di protesta incisiva a carattere nazionale, non concederemo più, con effetto immediato: le deroghe di orario relative all'ordine pubblico (P.zza Verdi, Stadio, Stazione e accompagnamenti da e per il Cara etc.etc), i rinnovi delle deroghe agli orari non contrattualizzati. Annunciato, inoltre, che i sindacati "non parteciperanno ai lavori delle Commissioni".

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