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I bimbi portati via dal padre da Bolzano sono in Tunisia. La mamma: “Stanno bene e giocano”

Sono in Tunisia i due bimbi spariti da Bolzano domenica scorsa con il loro padre, Jamel Methenni. L’uomo ha chiamato sua moglie Rosa Mezzina e ha concesso ai figli di 4 e 2 anni di parlare con lei. L’avvocato: “Appello al papà per poter risolvere la cosa in modo pacifico”.
A cura di Susanna Picone
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 “I bambini mi hanno detto che stavano bene, che sentivano la mia mancanza e che stavano giocando. Comunque erano contenti, mi mandavano dei baci”. È quanto ha detto Rosa Mezzina, giovane mamma dei due bambini, Yassine e Yasmine di quattro e due anni, scomparsi domenica scorsa insieme al padre di trentatré anni Jamel Methenni. L’uomo nella giornata di sabato ha fatto sapere alla compagna di aver portato i figli nella sua terra d'origine in Tunisia. “La cosa più importante che mi hanno detto – ha aggiunto la ventottenne tra le lacrime – è che stavano bene”. Il tunisino ha permesso alla moglie di fare una videochiamata con i figlioletti: “Mi rincuora – ha detto la donna – averli visti con i miei occhi e che stavano bene”. Intanto l'avvocato della donna, Nicodemo Gentile, ha voluto lanciare un appello al padre dei bimbi: “Facciamo un appello al papà, un appello al buon senso, per poter risolvere la cosa in modo pacifico, non traumatico per i bambini, perché questi sono problemi che si possono risolvere, non sono gravissimi. Rosa è qua e l'aspetta”. L’avvocato ha spiegato che nella videochiamata da Tunisi l’uomo non ha usato toni preoccupanti e che non c'erano segni di nervosismo.

La fuga del padre con i figlioletti da Bolzano

Jamel Methenni si era allontanato coi bambini dall’Italia domenica scorsa. La mamma, tornando dal lavoro, si era accorta che in casa mancavano dei vestiti e una valigia. A Bolzano erano invece rimasti i documenti dei due bambini. Methenni aveva però i passaporti tunisini. Giovedì 19 aprile, infatti, il consolato tunisino di Milano ha rilasciato i passaporti per l'uomo e per Yassine e Yasmine. Lo ha comunicato lo stesso consolato agli inquirenti italiani. Della scomparsa dei bambini si era anche occupata la trasmissione televisiva “Chi l'ha visto?”. “L'attesa mi sta ammazzando – aveva scritto nei giorni scorsi la donna su Facebook -. È come vivere un bruttissimo incubo, il peggiore che possa capitare a una mamma”.

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