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Grillo: “Chiederemo l’impeachment per Napolitano”

Dopo la convocazione dei partiti di maggioranza da parte del Quirinale per cambiare la legge elettorale, Grillo ha attaccato duramente il Presidente della Repubblica.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo attacco da parte di Beppe Grillo al Presidente della Repubblica al grido di "No al Napolitanellum, sì all’impeachment per Napolitano". Da Trento, dove il leader del Movimento Cinque Stelle stava tenendo un comizio in vista delle elezioni provinciali di domenica 27 ottobre, Grillo ha attaccato duramente il Capo dello Stato dopo che il Quirinale ha deciso di  convocare con una mossa a sorpresa alcuni rappresentanti dei partiti di maggioranza che appoggiano il governo in Parlamento per invitarli a trovare una soluzione comune per cambiare la legge elettorale. "Oggi Napolitano si è riunito insieme a 5 rappresentanti della maggioranza per decidere la legge elettorale. Nessun esponente del M5S, votato da 9 milioni di cittadini ne è stato messo al corrente" ha attaccato il comico Genovese, aggiungendo "Non accetteremo mai una legge elettorale decisa dal garante dei partiti che hanno distrutto l'Italia negli ultimi vent'anni. Non accetteremo mai un "Napolitanellum". Infine rilanciando  una proposta già avanzata da Paolo Becchi, considerato ideologo del Movimento 5 Stelle, Grillo ha chiesto l'impeachment per il Presidente annunciando "Napolitano è ormai oltre la democrazia e oltre la Costituzione. Presenteremo al più presto la richiesta di impeachment per Napolitano".

Altrettanto duro il commento firmato dal M5S di Camera e Senato in un post apparso sul blog di Beppe Grillo. I rappresentanti a 5 stelle infatti parlano di "Fine della Repubblica parlamentare, fine della democrazia, fine della Costituzione". "Si sono messi comodamente attorno a una tavolo, tè e biscottini, e hanno buttato giù un'ipotesi di legge elettorale. La riforma elettorale sarà decisa a colpi di maggioranza su indicazioni presidenziali" si legge nel post che conclude "Se ancora credevate di avere qualche voce in capitolo toglietevi ogni illusione: comanda solo Re Giorgio. Al Paese non resta che attendere per conoscere il proprio destino. Un po' come succedeva secoli fa. Benvenuti nel medioevo prossimo venturo".

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