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Grasso: “Richiesta soldi dal Pd squallida, arrivata solo dopo il mio passaggio a LeU”

Il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso attacca il Pd, soprattutto sulla questione delle quote richieste dai dem al presidente del Senato: “È un lato squallido della campagna elettorale, me li hanno chiesti solo quando ho iniziato a guidare LeU”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso va all’attacco del Pd, intervistato nella trasmissione Circo Massimo su Radio Capital. Il presidente del Senato critica la richiesta del Pd di versare la quota prevista per tutti gli eletti in Parlamento e attacca i dem per la loro gestione economica del partito. Sulla questione dei fondi non erogati al Pd Grasso parla di un “lato squallido della campagna elettorale”.

Nessun presidente del Senato o della Camera – argomenta il leader di LeU – ha mai dato un contributo alla sua parte politica. Non me l'hanno mai chiesto, nemmeno quando mi hanno chiesto di candidarmi in Sicilia. Solo quando mi sono proposto di guidare Liberi e Uguali. Pensare che sia io il responsabile della cassa integrazione dei lavoratori del Pd è veramente squallido”.

Il Pd gli ha chiesto di versare 80mila euro per aiutare i lavoratori del partito in cassa integrazione, ma il presidente del Senato risponde: “Sfruttare dal punto di vista morale il problema dei lavoratori che sono in cassa integrazione è il frutto dell'amministrazione scriteriata dei conti del Pd, amministrazione che ha portato a una campagna referendaria che ha fatto indebitare il partito”. E poi un attacco personale a Renzi: “Non puoi andare in giro col treno quando ci sono i dipendenti in cassa integrazione”.

Comunque, assicura Grasso, “non c’è nessun rancore e nessun odio” nei confronti di Renzi, “non vogliamo farlo perdere”. In ogni caso, il leader di LeU sostiene che “su scala nazionale non ci sono i presupposti” per un’alleanza, anche perché “Renzi ha detto che è riuscito a fare quello che a Berlusconi non è riuscito, la sua politica va in quella direzione”. Il problema, secondo Grasso, non è solo Renzi: “Il problema non sono le persone ma le politiche. Anche Gentiloni, seppure abbia creato un clima diverso ha compiuto scelte in linea con quelle di Renzi”.

Grasso apre al dialogo con i 5 Stelle

Il presidente del Senato mostra invece meno decisione quando si parla di Movimento 5 Stelle. Da una parte li definisce un “soggetto politico rappresentativo del paese ma non affidabile: cambiano idea in funzione di un algoritmo, così è complicato dialogare”. Dall’altra parte, però, assicura che con M5s “useremo lo stesso metodo che abbiamo usato per la Lombardia e il Lazio: valuteremo i presupposti, valuteremo se la nostra politica di sinistra può far parte dei loro programmi”. “Non abbiamo pregiudiziali”, garantisce Grasso.

‘Polemiche con Boldrini solo giornalistiche’

Negli scorsi giorni si era aperta una polemica tra Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini sull’alleanza con i Cinque Stelle. Boldrini si era detta contraria a una ipotesi di questo genere, a cui Grasso ha risposto: “La comprendo, ma decide qualcun altro”. Grasso torna sul tema nell’intervista a Radio Capital: “Per LeU il pluralismo è normale, le polemiche sono spesso giornalistiche e sono rientrate. Ci sono posizioni diverse da ricondurre a unità”.

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