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G7 Torino, disordini tra manifestanti e polizia durante il corteo di protesta a Venaria

È ripartito il “corteo unitario” anti-G7. I manifestanti hanno raggiunto Venaria, dove oggi si conclude il summit internazionale dei ministri. Alcuni hanno tentato di forzare il blocco a protezione della Reggia. Nella notte altri disordini in città: tre ragazze sono state fermate.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo i disordini di ieri, circa 300 persone si sono riunite stamattina nel quartiere Vallette, periferia settentrionale di Torino, per formare il corteo anti G7 che ha raggiunto la Reggia di Venaria, dove è in corso il summit internazionale. Alcuni manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine poste a protezione della Reggia, la polizia in assetto antisommossa ha risposto al lancio di alcuni oggetti con una carica di alleggerimento per allontanare i dimostranti. Successivamente decine di grossi petardi sono stati esplosi dai manifestanti. Alcuni sono stati lanciati contro le forze dell'ordine, ad altezza uomo, schierate in assetto antisommossa. Un dimostrante sarebbe stato fermato.

Al corteo sono presenti attivisti dei centri sociali torinesi Askatasuna e Gabrio, sindacati di base, No Tav (che aprono la sfilata con uno striscione), militanti di Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista, Soccorso rosso e Carc. Sono centinaia gli uomini della polizia, tra Digos e uomini del reparto mobile che monitorano la situazione. A loro si aggiungono carabinieri e finanzieri. Due ambulanze del 118 sono parcheggiate in corso Cincinnato.

“Dobbiamo dare una dura risposta non solo oggi ma in futuro” ha gridato al megafono Francesco La Torraca dei Si Cobas, che ha aggiunto: “Si prepara un autunno caldo, i salari dei lavoratori sono ridotti alla fame, i giovani non hanno futuro”. “Hanno allungato l’età pensionabile – ha ribadito – Hanno assoggettato i servizi sociali alle aziende private per fare profitto, Stanno depredando i paesi dell’Africa e costringendo migliaia di persone alla fame. A questi signori dobbiamo dire basta e unirei tutte le forze dei lavoratori dei giovani e dei precari”.

La tensione è alta, soprattutto dopo gli scontri di ieri con tafferugli in diverse zone di San Salvario e del centro città. Tre ragazze sono state fermate e indagate per resistenza a pubblico ufficiale, e poi rilasciate. Intorno alle 23, i contestatori hanno esploso bombe carta e lanciato razzi ad altezza uomo verso gli agenti di polizia. Poi sono fuggiti in piazza Castello, creando scompiglio alla ‘Notte dei ricercatori' che si stava svolgendo nella centralissima piazza torinese. Due agenti sono rimasti feriti dai botti.

La Reggia di Venaria è naturalmente blindata nel giorno conclusivo del G7 lavoro. Mentre gli incontri si stanno concludendo nella Reggia, un imponente schieramento di forze dell'ordine presidia la cittadina alle porte di Torino. Negozi quasi tutti e mezzi delle forze dell'ordine che bloccano le vie di accesso. Tre giorni di discussione – ha ricordato il ministro Giuliano Poletti – in cui emerge "con molta chiarezza che il tema del cambiamento e dell'innovazione va governato. È necessario decidere e portarlo in direzione delle persone e del loro futuro". Ed ha aggiunto: "C'è bisogno che questo tipo di impegno si risolva nella collaborazione fra governi, Stati e istituzioni e le organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori. Questo cambiamento è così profondo e così radicale che non c'è nessuno che possa pensare di affrontarlo da solo".

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