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Forconi, sit-in di Casapound a Roma: Di Stefano condannato a tre mesi

Decine di militanti dinanzi al tribunale di Roma per chiedere la scarcerazione del vicepresidente di Casapound arrestato sabato. Intanto, mentre il movimento si divide sulla protesta del 18 dicembre, interviene anche Forza Nuova.
A cura di S. P.
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Ore 16.40 – Una parte del movimento dei Forconi, che si è dissociata da Danilo Calvani, sta lavorando a una due giorni a Roma: Non ci sono ancora date stabilita ma sarebbe esclusa un'iniziativa in settimana. Non sarà un corteo, spiegano dal Comitato 9 dicembre, ma una “passeggiata”, un “serpentone pacifico e silenzioso”. Si stanno inoltre studiando anche altre strategie non convenzionali di protesta, dalla riconsegna dei documenti al ritiro di massa di soldi in banca.

Ore 13.15 – Calvani: Casapound e Forza Nuova non saranno con noi. “Abbiamo concordato con la Questura che non faremo cortei, per ridurre al minimo i rischi di questa protesta che sarà statica: Casapound e Forza Nuova non manifesteranno assolutamente con noi”, così Danilo Calvani, uno dei leader del movimento dei Forconi, a Radio Città Futura. Parlando della manifestazione di mercoledì a Roma, Calvani ha spiegato di aver fatto dei comunicati stampa contro Forza Nuova “e lo stesso vale per tutti quegli estremisti e quei violenti che cercano di delegittimare questa cosa che appartiene al popolo”. “Gruppi estremisti vengono da tutte le parti – ha affermato il leader dei forconi – si stanno infiltrando sia gli antagonisti sia l'estrema destra, ma come cittadini e non è che possiamo chiedere loro la tessera. Non ci dovrà mai essere nessuna iniziativa estrema perché per noi il baluardo è la nostra Costituzione e la nostra Repubblica”. Calvani ha preso le distanze anche alle accuse di antisemitismo: “Non sono mai stato assolutamente antiebreo: sono cose schifose che non devono essere dette, l'ha detto qualche persona singolarmente, se ne prenda atto e si persegua questo signore”.

Ore 11.15 – Simone Di Stefano è stato condannato a tre mesi e al pagamento di una multa di cento euro in relazione al furto della bandiera dell'Ue avvenuto il 14 dicembre nel corso di un blitz nella sede dell'Unione europea a Roma. Il giudice monocratico del tribunale di Roma ha convalidato l'arresto disponendo la scarcerazione del giovane e stabilendo l'obbligo di firma bisettimanale.

Mentre le manifestazioni dei forconi non si arrestano oggi a Roma si sono riuniti dinanzi al tribunale una settantina di militanti di Casapound che chiedono la scarcerazione di Simone Di Stefano, il vicepresidente del movimento arrestato nel corso delle proteste di sabato scorso. Di Stefano è stato arrestato dopo un blitz davanti alla sede di rappr4esentanza dell’Ue a Roma nel corso del quale con una scala ha staccato la bandiera dell’Unione europea per sostituirla con il tricolore. I militanti a piazzale Clodio chiedono che venga liberato subito mentre è in corso il processo per direttissima per furto pluriaggravato di bandiera. Davanti al presidio appare un grande striscione tricolore con su scritto “Alcuni italiani non si arrendono”, uno striscione visto anche nei giorni scorsi al presidio deo coordinamento 9 dicembre in piazzale dei Partigiani. A sorvegliare il presidio ci sono le forze dell’ordine: “Noi saremo qui tutti i giorni fino a quando non ci restituiranno il nostro Simone”, così uno dei militanti al megafono.

Forza Nuova sulla manifestazione di mercoledì – Intanto, continuano ad arrivare dichiarazioni sulla manifestazione dei forconi prevista il 18 dicembre a Roma. Il leader del movimento Mariano Ferro ha già annunciato che mercoledì non sarà a Roma considerato il rischio di infiltrazioni e ora anche Forza Nuova è intervenuta a proposito della protesta. Attraverso il segretario nazionale Roberto Fiore, Fn ha fatto sapere di prendere atto della “positiva decisione” dei Forconi di “sospendere la manifestazione di mercoledì a Roma per autotutelarsi vista la piega imprevedibile che potrebbe prendere”. Fiore ha detto che i dirigenti di Forza Nuova “svolgeranno un ruolo ancora più importante per scongiurare qualsiasi tipo di infiltrazioni da parte di persone e ambienti che mirano a destabilizzare il movimento dei Forconi e che possano anche solo lontanamente portare a provocazioni di tipo golpistico e massonico”.

“La protesta si rafforza” – Inoltre Forza Nuova ha fatto sapere di considerare gravi i riferimenti a interventi militari e ha ribadito che la protesta “del ceto medio, del mondo della terra, dei camionisti e di tutti gli italiani stanchi di vivere per pagare le tasse e di morire per i diktat europei, non si ferma ma, al contrario, si rafforza”. Il segretario di Fn parla di un movimento di popolo sano e trasparente che tale deve rimanere e all’interno del quale non deve trovare spazio “chi trama o chi agisce per scopi personali e oscuri”. Per costoro – ha concluso – “non deve esserci cittadinanza e la cronaca delle ultime ore dimostra che si sta andando in questa direzione”.

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