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Europee, Lega rimane senza casa: Consiglio d’Europa dice no a gruppo unico dei populisti – sovranisti

Il Consiglio d’Europa, l’organizzazione responsabile di tutelare la democrazia e i diritti umani, ha respinto la formazione in un unico gruppo dei partiti sovranisti. A ormai poche ore dal voto per la maggior parte dei Paesi Ue, il Consiglio ha deciso di bocciare il gruppo “Nuovi democratici europei – Europa delle nazioni e delle libertà”, di cui fa parte anche la Lega di Matteo Salvini.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: Matteo Salvini insieme ad altri leader del sovranismo europeo.
In foto: Matteo Salvini insieme ad altri leader del sovranismo europeo.
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Il Consiglio d'Europa ha bocciato la formazione di un unico gruppo politico da parte dei partiti populisti di destra a solo due giorni dal voto nella maggioranza dei Paesi Ue. Attraverso un post su Twitter, il Consiglio ha comunicato la decisione della sua Assemblea parlamentare di non riconoscere il gruppo "Nuovi democratici europei – Europa delle nazioni e delle libertà", a cui è affiliata anche la Lega di Matteo Salvini. Si erano riuniti sotto la guida del parlamentare austriaco Martin Graf, del Partito della libertà austriaco (FPÖ), anche il Raggruppamento nazionale (prima Fronte nazionale) di Marine Le Pen, e il partito tedesco Alternativa per la Germania (Afd).

A quanto stabilisce il regolamento, almeno 20 parlamentari provenienti da almeno 6 paesi diversi hanno la possibilità di formare un gruppo politico, a patto di dedicarsi al rispetto e alla promozione dei valori fondamentali del Consiglio d'Europa. Il Consiglio, infatti, è nato con lo scopo di promuovere la democrazia e i diritti umani, non di contrastarli. Proprio per questa clausola il bureau dell'Assemblea parlamentare ha rinviato per ben due volte la decisione finale sull'approvazione del gruppo, che aveva presentato richiesta di convalida già lo scorso anno.

La formazione aveva incontrato opposizione e dissenso fra esponenti della Sinistra e dei Verdi. Anche dei parlamentari provenienti da paesi musulmani avevano accusato alcuni membri del gruppo di islamofobia e dichiarazioni offensive verso la loro comunità. Secondo Frank Schwabe, membro del Partito socialdemocratico tedesco e dell'Assemblea parlamentare del Consiglio, quest'organo "è stato fondato per proteggere lo stato di diritto della democrazia e i diritti umani, mentre partiti come la Lega, Afd e FPÖ vogliono distruggere l'ordinamento democratico e calpestare i diritti fondamentali dei cittadini". Commentando la decisione, Schwabe ha poi definito alcuni appartenenti al gruppo come "razzisti, antisemiti e islamofobi", sottolineando ancora una volta come questo sia contrario ai valori del Consiglio d'Europa.

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