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Valeria Solesin uccisa 10 anni fa al Bataclan, la mamma: “Era estroversa e vivace, aveva le idee chiare”

Luciana Milani ricorda a Fanpage.it la figlia Valeria Solesin, la studentessa di 28 anni morta negli attentati islamisti di Parigi del 13 novembre 2015. Oggi ricorrono i 10 anni dalla strage.
A cura di Eleonora Panseri
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Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan, e la mamma Luciana Milani.
Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan, e la mamma Luciana Milani.

"Ricordo Valeria da bambina e come donna, è sempre stata una persona simpatica, vivace, pronta a parlare e a fare amicizia con tutti, estroversa ma anche impegnata, con le idee molto chiare".

Luciana Milani ricorda così a Fanpage.it sua figlia, Valeria Solesin, la studentessa di 28 anni morta negli attentati islamisti di Parigi del 13 novembre 2015.

Oggi sono passati 10 anni da quella strage, quando un commando di terroristi jihadisti colpì in tre diversi punti della città, vicino allo Stade de France, nei pressi di bar e ristoranti del decimo e undicesimo arrondissement e al teatro Bataclan.

È qui che Valeria fu uccisa da due colpi d'arma da fuoco. Era andata al teatro con il fidanzato Andrea (sopravvissuto dopo essersi finto morto) e altri amici per assistere al concerto del gruppo Eagles of Death Metal. Quella notte morirono 130 persone (90 solo al Bataclan), oltre 400 rimasero ferite.

Persone raccolte nei pressi del Bataclan dopo gli attentati del 2015.
Persone raccolte nei pressi del Bataclan dopo gli attentati del 2015.

Valeria si trovava a Parigi perché "i suoi studi l'avevano portata lì. – racconta ancora la mamma – Aveva fatto l'ultimo anno della triennale a Nantes, qui aveva preso una doppia laurea, francese e italiana. Ed è in quel momento che aveva deciso di continuare il percorso a Parigi".

Nel 2012 la 28enne aveva iniziato un dottorato di ricerca presso l'Istituto di demografia dell'Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne (IDUP) e nel 2015 era entrata a far parte del corpo docente come assistente alla didattica e alla ricerca.

Quando chiediamo a Luciana di dirci cosa ricorda della notte del 13 novembre, risponde soltanto: "Questi sono argomenti davvero difficili per me da toccare".

Valeria Solesin.
Valeria Solesin.

E aggiunge: "Dieci anni sono passati in un attimo, se ci penso mi viene una vertigine. La riflessione che mi viene è che forse il mondo non è migliore rispetto a quello che abbiamo lasciato 10 anni fa. Anzi, forse oggi gli scenari sono peggiori".

Nel 2022 si è concluso il processo per gli attentati di Parigi, uno dei più importanti e complessi nella storia giudiziaria francese con 20 imputati, 330 avvocati e 1.800 parti civili. In aula i familiari hanno ricordato le storie delle vittime e i sopravvissuti hanno ripercorso i terribili momenti vissuti la notte del 13 novembre.

Anche Luciana ha partecipato al processo, durante il quale si era rivolta agli attentatori e aveva chiesto cosa rappresentassero per loro le 130 persone a cui avevano tolto la vita. "Il processo è stato un avvenimento molto importante per tutti, anche per il grandissimo spazio che è stato dato alle testimonianze", ricorda.

L'unico del commando a sopravvivere al fuoco degli agenti intervenuti quella notte è stato Salah Abdeslam che non si fece esplodere durante la cattura. Il terrorista di origine marocchina naturalizzato belga è stato giudicato colpevole di tutti i capi d'accusa e condannato all'ergastolo senza possibilità di condizionale.

Tre dei 20 imputati al processo per gli attentati del 2015: Mohamed Abrini, Osama Krayem e Salah Abdeslam.
Tre dei 20 imputati al processo per gli attentati del 2015: Mohamed Abrini, Osama Krayem e Salah Abdeslam.

Di lui e degli altri 19 imputati (tutti condannati) Luciana dice di poter dire "poco perché nel corso del processo non hanno collaborato, non hanno chiarito i punti oscuri delle loro relazioni, dei finanziamenti, di ciò che avevano fatto prima".

"È stata una cosa veramente imbarazzante – prosegue – perché rispetto a ciò che hanno fatto si sono comportati in modo puerile, si davano la colpa l'uno con l'altro, una cosa insopportabile".

Abbiamo parlato con Luciana al telefono qualche giorno fa. Oggi, giovedì 13 novembre, Parigi ricorderà le sue vittime. "La cerimonia sarà particolare perché sono i 10 anni, (alle 18, ndr) verrà inaugurato il giardino vicino all'Hotel de ville dedicato a tutte le vittime della strage. Ci sarà il presidente Macron, per la Francia sarà una ricorrenza importante".

Per chi ha vissuto gli attentati di Parigi in prima persona o anche solo da semplice spettatore è impossibile dimenticare la paura e il dolore che quell'evento ha causato. A Luciana chiediamo invece di parlare ai ragazzi, a chi oggi può solo immaginare come il mondo sia cambiato dopo gli attacchi.

I funerali di Valeria Solesin.
I funerali di Valeria Solesin.

"È sempre complicato passare la memoria ai giovani perché i fatti che non sono vissuti in prima persona poi sfuggono. Però, per quanto riguarda Valeria, sono state organizzate tante iniziative per ricordarla. Penso che a Venezia anche le nuove generazioni conoscano la sua storia e quella delle persone coinvolte", spiega la mamma.

"E credo che quanti sono stati loro vicini faranno in modo che non vengano dimenticate come persone. I fatti storici e il giudizio si capiranno forse più avanti".

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