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“Una minaccia per l’ambiente”: gli ippopotami di Pablo Escobar rischiano di essere abbattuti

Gli ippopotami dello zoo privato di Pablo Escobar, liberati dopo la sua morte, rappresenterebbero secondo gli scienziati un problema per la biodiversità del sistema Colombiano. “Dovrebbero essere abbattuti per evitare che distruggano l’ecosistema”, dicono. Ma la popolazione non ci sta e chiede tutele per gli esemplari.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Gli ippopotami arrivati illegalmente in Colombia negli anni Ottanta per lo zoo privato di Pablo Escobar vivono ora nel contesto naturale del paese e la libertà ha favorito la loro riproduzione. Sono aumentati tanto da costituire un rischio per la biodiversità secondo gli scienziati. Andrebbero abbattuti, dichiarano, per evitare che spazzino via la flora e la fauna locale.

Gli zoo privati di Escobar sono molto noti: rappresentavano un simbolo della sua potenza e del suo prestigio nel mondo dei narcos. La Hacienda Nàpoles, a Doradal, contava rinoceronti, elefanti, giraffe, ippopotami e altri animali esotici fatti arrivare in Colombia illegalmente per arricchire i giardini di Escobar. Con la sua morte nel 1993, alcuni di questi animali morirono, mentre gli altri furono salvati prima che anche per loro fossero troppo tardi. Diversi furono trasferiti perché profondamente incompatibili con il territorio, mentre gli ippopotami vennero liberati anche a causa degli elevati costi per il trasporto e i problemi logistici legati a un trasferimento.

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I tentativi di controllarne l'esponenziale aumento da quando sono stati liberati dal giardino-zoo di Escobar sono falliti negli anni. Gli ippopotami da 35 sono diventati circa 80 negli ultimi anni. Gli animali potrebbero arrivare anche quota 1.500 entro il 2035 secondo uno studio dedicato a loro pubblicato sulla rivista Biological Conservation. L'idea di abbattere gli ippopotami proposta per la salvaguardia di flora e fauna ha suscitato però non poche critiche da parte della popolazione locale, che ormai considera questi animali resi liberi parte integrante del territorio, ingiustamente deportati in un Paese non loro e poi magicamente adattati al contesto. Si cerca quindi una soluzione differente che possa salvaguardare anche la vita della specie animale..

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