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Suez, manovre errate all’origine del disastro Ever Given: ora l’equipaggio rischia l’arresto

la nave Ever Given è stata liberata dal canale di Suez che è tornato navigabile ma ora la domanda a cui tutti cercano di dare riposta è perché la Ever Given si è incagliata? Il capitano della nave ha dato la colpa al forte vento ma proprio le manovre per contrastarlo si sarebbero rivelate sbagliate.
A cura di Antonio Palma
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Dopo giorni di apprensione, paure ed enormi danni economici al commercio mondiale, la nave Ever Given è stata liberata dal canale di Suez che è tornato navigabile ma ora la domanda a cui tutti cercano di dare riposta è perché la Ever Given si è incagliata? Sui motivi dell’incidente marittimo, che di fatto ha bloccato il commercio navale tra occidente e oriente per giorni, sono state già avviate diverse inchieste da parte di diversi enti locali e internazionali ma difficilmente si arriverà a una conclusione univoca. Il capitano della nave, un comandante con una esperienza ultra decennale alle spalle, ha dato la colpa al forte vento che avrebbe fatto sbandare l’enorme imbarcazione rendendola incontrollabile in un passaggio così stretto come il canale di Suez.

A bordo della Ever Given anche due piloti dell’autorità egiziana

Le stesse considerazioni sul maltempo arrivano anche dalle autorità del Canale di Suez ma sono in tanti a non comprendere come un passaggio così delicato sia stato gestito in maniera così grossolana visto che a bordo oltre al comandate vi erano anche due piloti dell’autorità egiziana, incaricati, come da prassi, di supervisionare il lavoro del capitano e di dare consigli sulle manovre da effettuare. Per molti esperti, infatti, in mancanza di avaria è molto probabile che le manovre per compensare il vento abbiano ottenuto l’effetto opposto perché sarebbe stata aumentata la potenza dei motori che però in uno spazio angusto avrebbe portato la nave a mettersi di traverso.

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Equipaggio Ever Given composto da 25 indiani

Considerazione che se accertate potrebbero costare gli arresti ai venticinque membri indiani dell'equipaggio della enorme portacontainer.  “C'è un pericolo evidente che l'equipaggio della nave venga usato come capro espiatorio", ha confermato il capitano Sanjay Prashar, membro del National Shipping Board (Nsb) al Times of India  che dà conto delle "preoccupazioni del governo indiano e delle organizzazioni dei marittimi" locali sulla sorte dei marinai. Anche la National Union of Seafarers of India (Nusi) ha parlato di "solidarietà a tutti i marittimi indiani a bordo della Ever Given” assicurando che “Stanno bene, ma sono molto stressati”.

Richieste di risarcimento assicurativo per centinaia di milioni

La nave intanto è ferma sempre nel Canale di Suez, ancorata in uno degli slarghi dove sarà sottoposta a test per accertarne l’integrità e la navigabilità e l'eventuale necessità di riparazioni. Nel frattempo le indagini su quanto accaduto stanno prendono forma. “I fatti possono essere verificati esaminando e ascoltando la conversazione nel registratore dei dati di viaggio della nave e si può arrivare a capire cosa ha causato l'incidente” spiegano dall’india. Dietro il giudizio finale però si nascondono interessi milionari con una marea di richieste di risarcimento assicurative già pronte.

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