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Strangola la moglie incinta e le figliolette per stare con l’amante: il caso Chris Watts

Chris Watts, operaio e padre di famiglia, nel 2018 è stato condannato da un tribunale del Colorado a cinque ergastoli per l’omicidio di sua moglie incinta di tre mesi e delle due figliolette di quattro e tre anni, Bella e Celeste. Il trentatreenne aveva deciso di sterminare la famiglia per stare com l’amante Nicole. Sul caso, Netflix ha appena lanciato un documentario intitolato ‘American murder. The family next door’.
A cura di Angela Marino
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Chris Watts, operaio e padre di famiglia, nel 2018 è stato condannato da un tribunale del Colorado a cinque ergastoli per l'omicidio di sua moglie incinta di tre mesi e delle due figliolette di quattro e tre anni, Bella e Celeste. Il trentatreenne aveva deciso di sterminare la famiglia per stare com l'amante Nicole.

La storia degli omicidi della famiglia Watts

Tutto inizia a Frederick, Colorado, il 13 agosto 2018. Davanti a una graziosa villetta in legno e mattoni al 2825 di Saratoga Trail c'è un agente di polizia in compagnia di una donna. Lei è Nikole Atkinson e ha denunciato la scomparsa della donna che vive in quella villetta, l'amica Shanann Watts, trentaquattro anni, mamma di due bimbe incinta di quindici settimane. La sua auto è parcheggiata nel vialetto, ma nella villetta dove vive con il marito e le figlie, non ci sono segnali di vita. Dopo pochi istanti arriva, richiamato sul luogo di lavoro, Chris, il marito di Shanann. Calmo, addirittura serafico, sotto gli occhi increduli dei vicini apre agli agenti la porta della casa a due piani con il tetto a spioventi. Dentro, tra le stanze pulite e in ordine, ci sono la borsa e il cellulare di Shanann, ma della donna e delle due figlie Bella di quattro anni e Celeste di tre, non c'è traccia.

I sospetti sul marito

"Stanotte io e mia moglie abbiamo discusso della nostra separazione, poi alle cinque sono andato al lavoro e non le ho più viste". Chris Watts, operaio per una compagnia che estrae petrolio, non ha idea di dove si trovino la moglie e le due figlie. Né i detective né l'opinione pubblica, a cui Watts ha rivolto un appello, lo credono sincero. Viene attivata immediatamente un'indagine del ‘Colorado Bureau of Investigation' alla quale, l'indomani, si unisce l'FBI. Watts accetta di sottoporsi alla ‘macchina della verità'. "Sai cosa è successo a tua moglie e alle tue figlie? Sai dove si trovano ora?". ‘No' è la risposta di Chris a tutte le domande. Balbetta, respira a fatica. "Signor Watts, lei non ha passato il test, vuole dirci la verità, ora?" lo sprona l'agente. "Vi ho detto tutto, non saprei cosa aggiungere…". Torna a casa, è il sospettato principale.

Una famiglia quasi perfetta

Sotto esame, però, finisce tutta la vita della famiglia Watts. Un'esistenza idilliaca, immortalata con regolarità maniacale da Shanann, che col suo telefonino ha metodicamente raccontato ogni giorno della vita che ha preceduto la sua scomparsa. Foto natalizie, con i vestiti abbinati, in costume, pranzi, giochi, feste, le prime volte delle bambine e addirittura l'annuncio della terza gravidanza a Chris sono catalogati negli album di Facebook a beneficio degli appassionati della cronaca nera e degli investigatori, che per sfogliare la vita della famiglia Watts, partono dal primo capitolo: il matrimonio. Chris e Shanann si era conosciuti proprio su Facebook e sposati nel 2010. Operaio lui, addetta alle vendite per un'azienda multi-level, lei, dal North Carolina si erano trasferiti in Colorado, dove avevano acquistato la graziosa villetta nel verde di Frederick. Lì erano nate Bella e Celeste, detta Ce Ce ed erano trascorsi, senza nubi, i primi otto anni delle loro nozze.

Le ombre nella vita dei Watts

Mentre Shanann si dava da fare nel lavoro, Chris si dedicava al culto del proprio corpo. Dal giorno delle nozze aveva cominciato una lenta, ma impressionante trasformazione fisica, forgiando i muscoli e perdendo peso. Belli, in forma e felici i Watts erano diventati la famiglia da spot televisivo che oggi l'America scrutava con curiosità e sospetto, immaginando un volto molto diverso, dietro quello sorridente della famiglia perfetta. I problemi economici, anzitutto. Vecchi prestiti studenteschi, spese mediche, il mutuo, la carta di credito, debiti che incidevano profondamente nel benessere della famiglia e non solo in quello economico. Anche la coppia, nonostante l'arrivo del terzo figlio, il primo maschietto, era in crisi. Da settimane Shanann si lamentava con le amiche dell'atteggiamento di Chris: distante, freddo, per nulla fisico. "Si rifiuta anche di abbracciarmi" raccontava in lacrime, alle amiche, prima di sparire. Chris voleva separarsi, Shanann sperava di risolvere i problemi coniugali con una terapia di coppia.

Nicole Kessinger, l'amante di Chris Watts

A minare definitivamente l'immagine di famiglia perfetta, però, arriva una testimonianza. Una giovane donna, Nichol Kessinger,  racconta agli inquirenti di essere, da mesi, l'amante di Chris Watts. Gli inquirenti lo sanno già, così come sono a conoscenza del fatto che la notte della scomparsa, Chris ha passato circa 50 minuti a caricare la sua auto per poi, l'indomani, chiamare la scuola delle bambine e annunciare che non si sarebbero presentate. L'unica cosa che ancora non sanno è il luogo in cui Chris Watts ha nascosto i corpi della moglie e delle bambine. E per scoprirlo hanno scelto di farlo crollare in un interrogatorio per nulla aggressivo. Di fronte al padre, volato il Colorado per stargli vicino, Watts si lascia andare alle prime ammissioni. "Sono morte, non torneranno". Poi, finalmente, arriva al punto, indicando il luogo dove ha nascosto i corpi. Sepolta a faccia in giù in una fossa scavata nella proprietà dove l'operaio lavorava, a cinquanta minuti da casa, Shanann viene ritrovata cadavere. Sul fondo di due cisterne del petrolio, invece, vengono recuperati i corpicini di Bella e Celeste. Con loro ha perso la vita anche il bimbo che cresceva nella pancia di Shannann, lo avrebbero chiamato Nico.

La condanna

Watts tenterà di addossare alla moglie la colpa di tutto. "L'ho sorpresa mentre strangolava le bambine, così ho fatto lo stesso a lei", sono le sue prima ammissioni. Al processo, tuttavia, per scongiurare la pena di morte, Watts confesserà tutti gli omicidi. "Ho strangolato mia moglie e le mie figlie a mani nude. Poi le ho caricate in auto, ho sepolto lei e gettato le bambine in una cisterna di olio", ammetterà. Nel 2018 è stato condannato a cinque ergastoli per l'assassinio della moglie, delle due figlie e del figlioletto che Shanann portava in grembo. Dalla cella dove vive in isolamento sta scrivendo, con la scrittrice Cheryln Cadle, il libro “Letters from Christopher”, dove racconta la strage. Sul caso, Netflix ha appena lanciato un documentario intitolato ‘American murder. The family next door‘. Dall'inizio della vicenda di cronaca fino alla condanna, Watts non ha mai mostrato un cedimento emotivo, neanche quando raccontava di come aveva gettato le bimbe, ancora vive, della cisterna.

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