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Spagna, toro lo incorna durante la Corrida e gli recide due arterie: torero in fin di vita

Choc in Spagna, dove il torero 57enne Mariano De la Viña è stato attaccato da un toro durante la Corrida per la Festa del Pilar di Saragozza. Il matador è stato incornato dall’animale che gli ha provocato la lacerazione di due arterie e un trauma cranico. Andato 3 volte in arresto cardiaco, ha subito due operazioni: “Le sue condizioni sono catastrofiche ma non perdiamo la speranza”.
A cura di Ida Artiaco
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Screen da YouTube.
Screen da YouTube.

Dramma in Spagna, dove Mariano De la Viña, famoso torero di 57 anni, lotta tra la vita e la morte dopo che un toro lo ha incornato durante la corrida mentre cercava di colpirlo con la sua spada e fermarlo con il suo mantello rosso. È successo lo scorso 14 ottobre durante i festeggiamenti della cosiddetta Feria del Pilar a Saragozza. I medici hanno descritto le sue condizioni catastrofiche: l'animale ha trafitto con le sue corna la gamba del matador, recidendogli l'arteria fermorale e un'altra importante arteria, per cui è un miracolo se è ancora vivo pur tuttavia restando alta l'allerta. Uno dei soccorritori ha dovuto bloccargli con un pugno il sangue che usciva dal suo femore. A ciò si aggiunga un trauma cranico, per cui la sua prognosi al momento resta riservata ma non si perde la speranza. Le immagini di quell'incidente hanno fatto il giro del mondo e in cui si vede chiaramente il toro incornare, far cadere a terra e trascinare l'uomo per l'arena di Plaza de Toros prima di attaccarlo una seconda volta.

Un taglio di 27 centimetri nel suo inguine ha causato la lacerazione di importanti arterie, comportando una considerevole perdita di sangue che ha causato a sua volta al torero tre arresti cardiaci a cui però è riuscito a sopravvivere. Sulla sabbia, mentre i soccorritori lo portavano fuori dall'arena, una lunga di scia di sangue è rimasta sulla sabbia, davanti agli occhi increduli degli spettatori. È stato sottoposto ad una doppia e delicata operazione nel corso della quale non solo gli sono state ricucite le arterie, ma anche parte del petto e dell'inguine, che gli erano stati lacerati. Tuttavia, i medici sono fiduciosi, dal momento che, pur restando le sue condizioni critiche, sono stati registrati negli ultimi giorni segni di miglioramento. È stato staccato dal ventilatore e respira autonomamente, ma ogni ora è fondamentale per la sua sopravvivenza.

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