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Sopravvissuto 95enne rivive Auschwitz con la realtà virtuale: “Sono tornato indietro nel tempo”

La reazione di Menachem Haberman, un 95enne sopravvissuto ad Auschwitz, che ha rivissuto la tragedia del campo di sterminio tramite gli occhiali della realtà virtuale: “Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo. Mi sono tornate in mente alcune cose che ancora oggi non riesco a dimenticare".

Sono queste le prime parole di , un 95enne sopravvissuto ad Auschwitz, che oggi, nel giorno della Memoria dell'Olocausto, ha rivissuto la realtà all'intero del campo di concentramento attraverso la realtà virtuale.

Circondato dai suoi figli, Haberman, che ad Auschwitz era stato deportato nel 1944 su un treno bestiame, ha assistito alla proiezione in realtà virtuale di "Triumph of the Spirit: a 360 gradi", un film in VR che offre agli utenti l'esperienza di visitare l'ex campo di sterminio nazista senza dover recarsi in Polonia. E alla fine non è riuscito a trattenere le lacrime.

Sua madre e i suoi cinque fratelli furono inviati alle camere a gas, una sorella morì per malattia, mentre lui sopravvisse. Ad Auschwitz 1.100.000 persone, di cui il 90% erano ebrei, persero la vita.

"Mi sono ricordato che c'erano tre gradini e di lato c'era una specie di panchina dove mettevamo tutto il cibo, quello che portavano e non sapevamo cosa fosse il blocco 10", ha detto Haberman, riferendosi al luogo dove i medici nazisti conducevano esperiment sugli esseri umani.

"Ma abbiamo visto che il muro della morte era lì e molte volte abbiamo visto come le persone stavano lì e venivano fucilate", ha aggiunto.

All'interno degli occhialini utilizzati gli spettatori possono assistere a una visita guidata a partire dall'ebraismo polacco prima dell'Olocausto, visitare i campi di sterminio nazisti di Auschwitz-Birkenau e il neonato Stato ebraico di Israele, insieme alle storie dei sopravvissuti all'Olocausto che raccontano i loro viaggi.

Coloro che hanno realizzato il progetto sperano che tecnologie come la realtà virtuale possano avere un impatto positivo nel mantenere viva la memoria di quanto successo, offrendo l'esperienza a gruppi che possono prenotare una proiezione e a singoli utenti che possono guardare il film in un centro commerciale a Gerusalemme.

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