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Si sveglia durante l’operazione e sente tutto, dolori atroci ma non può parlare: l’incubo in ospedale

“Ho vissuto un incubo come una storia dell’orrore che avrà un impatto sul resto della mia vita”, ha dichiarato la donna. statunitense che ha citato in giudizio l’anestesista e l’ospedale.
A cura di Antonio Palma
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Completamente paralizzata da non riuscire nemmeno a parlare o chiedere aiuto ma sufficientemente sveglia da sentire il dolore straziante del bisturi sul suo corpo durante una operazione chirurgica. È il vero e proprio incubo vissuto da una paziente statunitense in un ospedale del Colorado. La donna si doveva sottoporre a un intervento chirurgico per l'ernia ed era stata ricoverata presso il Rose Medical Center di Denver. Tutto sembrava andare nel migliore dei modi quando la signora Stacey Gustafson si è improvvisamente svegliata sentendo tutto quello che le stavano facendo ma senza poter urlare o avvisare qualcuno. "Ho vissuto un incubo come una storia dell'orrore che avrà un impatto sul resto della mia vita", ha dichiarato la donna.

Per quei fatti, che risalgono all'ottobre 2019, la donna ha citato in giudizio l'anestesista e l'ospedale sostenendo che le conseguenze di quell'episodio si trascinano anche adesso e sono il risultato di negligenza. Secondo la donna, la flebo che avrebbe dovuto somministrarle il farmaco si era stata staccata durante la procedura e nessuno se ne era accorto. Gustafson ha detto di essersi svegliata con un forte dolore quando il chirurgo le stava facendo un'incisione all'addome. “Avevo questo dolore intenso ma non riuscivo a muovermi. Non potevo parlare", ha detto ai giornali locale. “Sembrava che mi stessero strappando le interiora. Come una combinazione di tirare e strappare e poi, in alcuni punti, bruciare", ha detto. La donna ha provato a muoversi in tutti i modi ma no ci è riuscita perché come parte dell'intervento le era stato somministrato un farmaco a parte che le paralizzava i muscoli.

Le cartelle cliniche dell'ospedale indicano che a un certo punto la paziente ha mosso il capo e così le è stato somministrato altro farmaco anestetizzante per inalazione ma nessuno avrebbe notato la flebo disconnessa che sarebbe stata riattaccata solo circa quindici minuti dopo. Per la 35enne le conseguenze  dell'operazione continuano a perseguitarla con disturbi da stress post-traumatico e flashback quotidiani. Per questo non si è mai più sottoposta a intervento e ha rinunciato  ad avere un'altra figlia per il timore di un cesareo che la costringerebbe a una nuova anestesia

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