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Setta di cannibali arrestata in Nuova Guinea

La polizia locale arresta 29 membri di una setta: sospettati di aver ucciso 7 persone per mangiarne il cervello e preparare zuppe con i loro organi.
A cura di Redazione
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Se non fosse una notizia confermata da più fonti di stampa locali e rilanciata da quelle internazionali ci sarebbe da pensare ad una leggenda, ad una clamorosa bufala. E invece è vero: la polizia della Papua Nuova Guinea ha arrestato 29 membri di una setta sospettati di aver ucciso almeno sette persone per mangiarne il cervello e preparare zuppe con i loro organi. A riportare per primo la notizia il quotidiano locale "The National". L'arresto è avvenuto la settimana scorsa nel villaggio di Biamb, provincia di Madang.

Le persone arrestate, tra cui otto donne, apparterrebbero, stando a quanto riportato dal quotidiano locale ad una setta che conta un migliaio di membri, nata per combattere stregoni accusati di pratiche malvagie. Racconta il National che i membri della setta avrebbero ucciso sette persone da aprile scorso, con coltelli ritenuti dotati di poteri soprannaturali. "Abbiamo mangiato i loro cervelli crudi e asportato parti del loro corpo, come fegato, cuore, pene e altro, per cucinarle". In Papua Nuova Guinea la credenza nella stregoneria è una pratica comune. La gente consulta gli sciamani (definiti ‘sangoma') per previsioni sul loro destino o per cure mediche.

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