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Russia, Navalny interrompe lo sciopero della fame: “La mia protesta non si ferma”

Alexey Navalny, leader dell’opposizione russa in carcere da tre mesi, ha interrotto lo sciopero della fame portato avanti dallo scorso 31 marzo. L’annuncio è arrivato tramite l’account Instagram dell’oppositore russo nel quale viene spiegato a causa della perdita di sensibilità di parti di braccia e gambe già in corso nelle scorse settimane ha deciso di porre fine allo sciopero della fame. Intanto mercoledì in Russia si sono tenute proteste in diverse città che hanno portato all’arresto di più di mille persone.
A cura di Chiara Ammendola
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Stop allo sciopero della fame per Alexey Navalny, leader dell'opposizione russa in carcere da tre mesi. Secondo quanto riportato dalla testata online Meduza l'annuncio è arrivato tramite l'account Instagram di Navalny nel quale viene spiegato ha iniziato a perdere sensibilità di parti delle braccia e delle gambe. Dallo scorso 31 marzo l'oppositore russo aveva iniziato uno sciopero della fame che lo aveva portato a un ricovero nel reparto ospedaliero della colonia penale russa IK-3 a causa delle precarie condizioni di salute sopraggiunte diversi dopo aver smesso di mangiare.

Alexey Navalny
Alexey Navalny

"Comincio a uscire dallo sciopero della fame – l'annuncio di Alexey Navalny arrivato questa mattina attraverso un post su Instagram – sto iniziando a perdere la sensibilità di parti delle braccia e delle gambe. Voglio capire cos'è e come trattarlo, ma tenendo conto dei progressi e di tutte le circostanze, comincio a uscire dallo sciopero della fame. Questa potrà durare ancora 24 giorni e dicono che sarà ancora più difficile. Auguratemi buona fortuna". E così dopo 23 giorni per l'oppositore russo è arrivato il momento di riprendere a mangiare dopo che i medici che lo hanno in cura nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme: "Così rischia la vita".

L'oppositore Navalny nel 2013
L'oppositore Navalny nel 2013

Più di mille le persone arrestate in Russia durante le proteste di mercoledì

Intanto ieri, all’indomani delle proteste indette in tutto il Paese affinché ricevesse le cure necessarie, Navalny è stato visitato da medici al di fuori del carcere riuscendo ad ottenere, secondo quanto da lui stesso comunicato, una visita medica degna di tale nome e soprattutto indipendente. Secondo l’ong Ovd-Info, salgono ad almeno 1.921 le persone fermate in Russia durante le proteste di mercoledì. Secondo l’organizzazione, 827 fermi sono avvenuti a San Pietroburgo, 170 a Ufa, 73 a Kazan, 58 a Barnaul, 57 a Voronezh e 53 a Sochi. I fermati a Mosca sono 31. In totale, si registrano fermi in 101 città. "Amici – si legge sul profilo Instagram dell’oppositore -, il mio cuore è colmo di amore e gratitudine per voi, ma non voglio che qualcuno provi sofferenza fisica a causa mia",

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