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Navalny, peggiorano condizioni di salute, Ue chiede liberazione “immediata e senza condizioni”

Dopo l’appello accorato della figlia di Navalny, per il peggioramento delle sue condizioni di salute, Europa e Italia fanno sentire la loro voce. La Farnesina ha espresso “forte preoccupazione per la notizia del deterioramento delle condizioni di salute di Alexei Navalny ed auspica che gli venga garantito accesso immediato alle cure mediche di cui ha bisogno”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo il disperato appello di Darya Navalnaya, figlia dell'oppositore russo Alexei Navalny, che ha chiesto su Twitter di consentire a un medico di visitare suo padre, in sciopero della fame dal 31 marzo scorso, si mobilitano l'Unione europea e i partiti italiani.

L'Unione europea chiede alla Russia la liberazione "immediata e senza condizioni" di Navalny. Lo ha annunciato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, in una dichiarazione in cui fa anche appello a Mosca perché consenta al detenuto l'accesso a "medici di sua fiducia". La Ue è "profondamente preoccupata", per la sorte di Navalny, ha aggiunto Borrell, sottolineando che "le autorità russe sono responsabili della sua sicurezza e della sua salute". Il caso sarà sul tavolo dei ministri degli Esteri Ue domani a Bruxelles.

Anche la Farnesina ha espresso sul suo profilo "forte preoccupazione per la notizia del deterioramento delle condizioni di salute di Alexei Navalny ed auspica che gli venga garantito accesso immediato alle cure mediche di cui ha bisogno".

"Le condizioni di salute di Navalny peggiorano giorno dopo giorno. Non c'è più tempo. Italia e Unione Europea, unite nella difesa dei diritti, non resteranno spettatori", ha scritto su Twitter il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola. Il segretario dem Enrico Letta ha chiesto la liberazione del dissidente russo, rilanciando semplicemente l'hashtag ‘#FreeNavalnyNow'.

"Il governo italiano chieda l'immediata liberazione di Navalny. Non è tollerabile che venga lasciato soffrire e morire in carcere. La voce italiana si faccia sentire insieme a quella europea", ha detto Lia Quartapelle, responsabile Europa, Affari Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo della Segreteria del Pd.

"Le condizioni di salute di Navalny sono gravissime. Serve un atto di umanità e rispetto!", ha detto la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo dem nella Commissione Diritti umani.

La ventenne Darya Navalnaya è preoccupata, dopo che medici vicini a suo padre, precedentemente sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento, hanno denunciato un peggioramento delle sue condizioni di salute, al punto che rischierebbe un arresto cardiaco "da un momento all'altro". Il suo medico personale, Anastassia Vassilieva, e altri tre medici, tra cui un cardiologo, hanno chiesto ieri l'autorizzazione per una visita nella colonia penale di Pokrov, circa 100 chilometri a Est di Mosca, dove è detenuto dallo scorso febbraio.

I collaboratori di Alexei Navalny hanno intanto invitato i cittadini russi a scendere nelle piazze mercoledì 21 aprile alle 19 locali. "Non c'è più tempo, è il momento di agire. Non si tratta solo della libertà di Navalny ma della sua vita. Proprio adesso, viene ucciso nella colonia penale e non si può più aspettare", ha scritto su Facebook il suo collaboratore Leonid Volkov.

Monito degli Usa a Mosca

Dagli Usa l'Amministrazione Biden ha fatto sapere alla Russia che "ci saranno conseguenze" se Navalny non dovesse uscire vivo dalla prigione. "Abbiamo comunicato al governo russo che ciò che accade a Navalny sotto la loro custodia è una loro responsabilità e saranno ritenuti responsabili dalla comunità internazionale", ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, parlando alla Cnn. "Per quanto riguarda le misure specifiche che intraprenderemo, stiamo esaminando una serie di risposte diverse che attueremo e non ho intenzione di rivelarle pubblicamente in questa fase", ha spiegato Sullivan".

Russia: "Non permetteremo che muoia in prigione"

"Noi non permetteremo che muoia in prigione". È quanto ha dichiarato, in un'intervista alla Bbc, l'ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin. Alle pressanti domande dell'intervistatore Andrew Marr, a proposito dei dolori denunciati dal dissidente in carcere, il diplomatico ha risposto che Navalny "si comporta come un delinquente. Oggi gli fa male una gamba, domani un braccio…" .

"Nessun altro che sia nel suo stesso penitenziario si lamenta come lui". Alla domanda sul perché non gli sia concesso di vedere il suo medico, Kelin chiede se "nel Regno Unito i detenuti chiedono di vedere il proprio medico personale".

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