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Rischio stop ai voli tra Usa e Cina: c’entrano la politica “zero Covid” e le Olimpiadi invernali

Il mercato collegato ai voli internazionali da e per la Cina ha subito un importante arresto da marzo 2020 a causa della prima ondata di Covid-19. Con l’arrivo delle Olimpiadi invernali di Pechino, il Paese ha ulteriormente inasprito la sua politica sui contagi, interrompendo di fatto quasi tutte le tratte con il resto del mondo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I passeggeri che cercheranno di raggiungere la Cina dagli Stati Uniti potrebbero non trovare aerei disponibili per la prossima settimana. Pechino infatti ha intenzione di chiudere gli aeroporti per tenere fuori dal confine nazionale le infezioni da Covid prima delle Olimpiadi Invernali 2022. A partire dal 19 gennaio, tutti i voli tra Stati Uniti e Cina potrebbero essere cancellati per due settimane. Secondo le nuove normative di volo previste da Pechino, solo due voli a partire da venerdì avranno ancora le caratteristiche richieste per volare. I Giochi invernali inizieranno il 4 febbraio e i partecipanti arriveranno nel Paese con aerei riservati. Da giugno, il governo ha applicato ai voli internazionali la regola dell'interruzione automatica, una particolare norma che prevede la sospensione del volo per due settimane se cinque o più passeggeri risultano positivi all'atterraggio in Cina.

Se più di 10 passeggeri risultano positivi, il periodo di sospensione aumenta. Secondo il governo, le misure si applicano sia alle compagnie aree cinesi che a quelle straniere. Dal 24 dicembre scorso, invece, fino al 12 gennaio più di un terzo dei voli internazionali previsti per la Cina sono stati cancellati proprio nel quadro della strategia "zero Covid" prevista nel Paese.

Dagli Stati Uniti arrivano almeno 10 voli a settimana verso Shangai, la città più grande della Cina. L'aumento di casi negli Usa con conseguente numero in crescita di positività rilevate sui voli dagli Stati Uniti ha messo sotto pressione i funzionari pubblici per rafforzare le misure di contenimento. Shangai ha infatti registrato 5 nuovi casi collegati a un residente tornato di recente dagli Stati Uniti. Le compagnie statunitensi manifestano da settimane le preoccupazioni per l'interruzione. Le compagnie americane hanno richiesto alle autorità cinesi l'identificazione di un percorso da seguire per ridurre il rischio di contagio, priorità del Paese, e i disagi per i viaggiatori.

La Cina però non ha voluto esprimersi sulle costanti interruzioni del traffico aereo verso il Paese. Da marzo 2020 il Paese ha operato una parziale chiusura dei confini e con l'arrivo dei giochi invernali ha mantenuto la sua rigorosa politica zero Covid, inasprendola ulteriormente in tutte le città della Cina. Il mercato collegato ai voli da e per il Paese ha subito a livello globale un importante arresto.

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