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Quarta ondata in Germania: boom di contagi e ospedali pieni, c’è chi non vuole più curare i no vax

Germania nel pieno della quarta ondata di Covid-19: contagi raddoppiati in una settimana, ospedali sempre più pieni e incidenza mai così alta dall’inizio della pandemia. Le autorità corrono ai ripari: in attesa di un provvedimento a livello nazionale, sono le regioni a muoversi: in Sassonia e Baviera, dove la situazione è più preoccupante, è entrata in vigore la regola 2G, che consente l’accesso ad una serie di attività e luoghi solo a vaccinati e guariti dalla malattia da almeno 6 mesi.
A cura di Ida Artiaco
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La Germania è nel pieno della quarta ondata Covid-19. I contagi continuano ad aumentare, solo nelle ultime 24 ore se ne sono registrati 21.932, più del doppio rispetto a una settimana fa (+61%), con 169 vittime, anche questo numero in salita. L'incidenza settimanale è arrivata a quota 213,7 infezioni ogni 100mila abitanti, il livello più alto dall'inizio della pandemia. Il record precedente è stato raggiunto al culmine della seconda ondata, il 22 dicembre 2020 con 197,6 casi ogni 100mila abitanti. Ed anche la pressione sugli ospedali sta aumentando, con gli anestesisti che lanciano l'allarme sulla ridotta capacità di effettuare gli interventi programmati, mentre la percentuale di popolazione completamente vaccinata resta di poco superiore al 70%. Secondo Christian Karagiannidis, direttore scientifico dell’Associazione interdisciplinare tedesca di terapia intensiva e medicina d’urgenza (Divi), il Paese sta "navigando nella nebbia e senza Gps" attraverso la nuova ondata. Per questo, le autorità vogliono correre ai ripari.

A livello nazionale i partiti della coalizione Semaforo – Spd, Fdp e Verdi – hanno presentato al Parlamento la loro proposta di legge per la gestione della pandemia. Tra i punti centrali della proposta, il ritorno dei test gratuiti per tutti i cittadini, anche immunizzati, e l’obbligo di tamponi quotidiani per il personale e i visitatori delle case di riposo, piuttosto che all'introduzione della regola del 2G come in Austria, dove possono accedere ad una serie di attività e luoghi, come ristoranti e alberghi, solo vaccinati e guariti dalla malattia da almeno sei mesi. Tuttavia, secondo il virologo di Kiel Helmut Fickenscher anche il ricorso ai tamponi di massa sarebbe controproducente, "perché in questo modo si dice ai non vaccinati che non c'è più motivo per essere vaccinati". L'obiettivo, così come ha spiegato Helge Braun, capo esecutivo della cancelleria, è di vaccinare almeno 20 milioni di cittadini tedeschi entro Natale, ma "per ottenerlo bisogna che ci sia coordinazione tra governo federale e regioni". Le cose, attualmente, infatti, cambiano da area ad area.

In Sassonia, ad esempio, dove la situazione è più preoccupante, con una incidenza pari a 491,3 casi ogni 100mila abitanti, da ieri è entrata in vigore la regola dell’accesso a tutte le occasioni di vita pubblica solo a vaccinati e guariti (la cosiddetta regola 2G), ed anche in Baviera, dove l'incidenza è di 316,2 casi ogni 100mila abitanti, con più di 600 posti letto occupati in terapia intensiva, da oggi entra in vigore la regola che di fatto stabilisce un lockdown selettivo per tutti coloro che non sono vaccinati, escludendo la possibilità del tampone come lasciapassare. Addirittura la Turingia, starebbe valutando di fermare le cure ai no vax. Come ha riportato la Bild nei giorni scorsi, il presidente Ramelow ha affermato: "Non potremo garantire a nessuno che venga in ospedale senza la protezione del vaccino, che possa essere trattato qui".

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