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“Quarantena infinita, mi sento in trappola”: il racconto di Darryl, risultato positivo a Hong Kong

Darryl Chan ha raccontato alla Cnn cosa significa risultare positivi al Covid-19 a Hong Kong, dove le autorità seguono l’approccio Zero Covid: nonostante sia asintomatico e vaccinato con terza dose, è costretto all’isolamento in ospedale insieme ad altri viaggiatori positivi: “Non so quando potrò uscire”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine dalla Cnn.
Immagine dalla Cnn.

Risultare positivo al Covid in un Paese che non è il proprio non è mai una passeggiata. Ma se ciò succede ad Hong Kong, dove l'approccio del governo è quello del cosiddetto "Zero Covid", allora può essere ancora peggio. Lo sa bene Darryl Chan, che ha raccontato alla Cnn il suo calvario, cominciato quasi un mese fa quando, dopo essere atterrato a Hong Kong ed essersi sottoposto a tampone, è risultato positivo al Coronavirus. Più di due settimane dopo, nonostante non abbia sintomi, è ancora in isolamento in un letto di ospedale senza possibilità di uscita. Ma facciamo un passo indietro.

Hong Kong, insieme alla Cina continentale, è uno dei pochi luoghi al mondo dove si persegue ancora un approccio Zero Covid. Ciò significa che alla maggior parte dei non residenti è vietato l'ingresso, mentre quasi tutti gli arrivi all'estero devono essere sottoposti a 21 giorni di quarantena, anche se sono completamente vaccinati, come nel caso di Darryl, vaccinato con booster e risultato negativo ai test più volte prima della sua partenza.

Il ragazzo era partito da Londra lo scorso 19 dicembre. Alla Cnn ha raccontato di essersi mentalmente preparato per la quarantena, ma non per quello che sarebbe successo dopo. "Quando sono arrivato ad Hong Kong ed il test a cui sono stato sottoposto è risultato positivo ero shockato, avevo fatto tanti tamponi prima di partire ma non avrei mai immaginato una cosa del genere", ha aggiunto. Dopo il volo di 13 ore, è stato quindi accompagnato in ambulanza in un vicino ospedale per ulteriori analisi, che hanno confermato il contagio da variante Omicron nonostante fosse completamente asintomatico. "Mi sono sentito in trappola", ha continuato.

Secondo le autorità di Hong Kong il periodo minimo di isolamento per chiunque risulti positivo al Covid-19, anche se asintomatico, è di quasi un mese. I soggetti interessati devono rimanere in ospedale per almeno 10 giorni e non possono andarsene fino a quando non risultano negativi due volte di seguito e poi vengono trasferiti in un'altra struttura per altri 14 giorni. All'arrivo in ospedale, Chan è stato messo in un reparto di isolamento con altri due viaggiatori che sono risultati positivi, sempre con Omicron. È rimasto confinato nella sua stanza senza aria fresca né possibilità di fare esercizio all'aperto. Anche se ha detto che i suoi medici sono stati professionali, nessuno è in grado di dirgli quando potrà essere dimesso. "Dipende tutto da quando smetterò di essere positivo, e poi inizierà il conto alla rovescia".

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