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Covid 19

Per l’Oms il Covid è ancora una minaccia per l’Europa: “Evitare i viaggi internazionali”

Secondo Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche se i vaccini anti Covid funzionano contro le varianti conosciute e si registrano meno contagi, il Coronavirus rappresenta ancora un rischio per il Vecchio Continente: “La pandemia non è ancora finita. Dobbiamo esercitare cautela e ripensare o evitare i viaggi internazionali”.
A cura di Ida Artiaco
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La buona notizia è che i vaccini anti Covid funzionano contro tutte le varianti ad oggi conosciute, ma la pandemia resta per l'Europa una minaccia per cui andrebbero evitati ancora i viaggi internazionali per evitare lo scoppio di nuovi focolai.  È quanto ha spiegato Hans Kluge, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità per il Vecchio Continente, durante il consueto monitoraggio settimanale, sottolineando che è vero che i casi di Coronavirus sono diminuiti nei 27 stati membri del 60% in un mese, passando da 1,7 milioni di metà aprile ai quasi 685.000 della scorsa settimana, ma i tassi di incidenza sono ancora alti in almeno otto Paesi. "L'emergenza non è ancora finita – ha aggiunto Kluge -. Una maggiore mobilità e più interazioni potrebbero portare a una maggiore trasmissione del virus. Di fronte a una continua minaccia e nuova incertezza, dobbiamo esercitare cautela e ripensare o evitare i viaggi all'estero".

Secondo l'esperto, i leader europei dovrebbero "non commettere gli stessi errori che sono stati commessi in questo periodo lo scorso anno e che hanno portato a una nuova ondata di Covid-19 dopo l'estate, che ha travolto i sistemi sanitari dei singoli paesi. Ora stiamo andando nella giusta direzione ma non dobbiamo smettere di osservare con attenzione il virus che ha causato la morte di 1,2 milioni di persone, l'equivalente della popolazione di Bruxelles".

A preoccupare l'Oms è in particolare la diffusione della cosiddetta variante indiana, individuata in 26 paesi degli oltre 50 della regione europea, collegata per la maggior parte proprio ai viaggi internazionali. "Stiamo ancora imparando a conoscere la nuova variante, ma è in grado di diffondersi rapidamente, al punto da essere già dominante nel Regno Unito, dove ha superato la variante del Kent", ha detto ancora Kluge. È vero che i vaccini approvati finora sembrano essere efficaci contro tutte le mutazioni del virus, ma "poiché solo il 23% delle persone nella regione ha ricevuto una dose di vaccino e solo l'11% ha ricevuto entrambe le dosi, i governi e i cittadini devono continuare a esercitare cautela. I vaccini possono essere una luce alla fine del tunnel, ma non possiamo essere accecati da quella luce. Serve ancora mantenere il distanziamento sociale e l'uso delle mascherine per evitare che il virus torni a circolare in maniera incontrollata".

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