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Papa Francesco dice stop agli sconti sugli affitti per i cardinali: “Crisi economica, fate sacrifici”

“Tutti devono fare un sacrificio per destinare maggiori risorse al servizio della Chiesa e per i bisognosi” ha spiegato Bergoglio, ordinando l’abrogazione di tutte le norme che consentivano l’utilizzo gratuito o a condizioni di particolare favore degli immobili del Vaticano.
A cura di Antonio Palma
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Papa Francesco dice stop agli sconti sugli affitti per cardinali e funzionari che usufruiscono degli immobili che sono in Vaticano o che comunque fanno riferimento alla Santa Sede. Con un Rescritto, una indicazione formale del Pontefice data al prefetto della Segreteria per l’Economia a seguito di una udienza, Bergoglio infatti nei giorni scorsi ha disposto l’abrogazione immediata di tutte le norme che fino a questo momento consentivano l’utilizzo gratuito o a condizioni di particolare favore degli immobili di proprietà delle Istituzioni curiali e degli Enti che fanno riferimento alla Santa Sede, comprese le Domus.

Il provvedimento di Papa Francesco emesso dopo l0incontro del 13 febbraio scorso, riguarda sia prelati sia funzionari di alto livello del Vaticano visto che si applica a cardinali, capi Dicastero, presidenti, segretari, sottosegretari, dirigenti ed equiparati, inclusi gli uditori, ed equiparati, del Tribunale della Rota Romana. Con l’abrogazione degli sconti, da ora in poi gli Enti proprietari degli immobili dovranno praticare i prezzi normalmente applicati nei confronti degli esterni e privi di incarichi di qualsiasi tipo nella Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano. Anche le Domus dovranno applicare le ordinarie tariffe stabilite dal proprio organo amministrativo.

Secondo quanto indica il Rescritto del Pontefice, si tratta di una decisione presa per raccogliere più fondi a favore di poveri e bisognosi e per il funzionamento della Chiesa in una situazione di crisi economica. Lo stesso Bergoglio, infatti, ha spiegato che la scelta è stata presa “per far fronte agli impegni crescenti che l’adempimento al servizio alla Chiesa Universale e ai bisognosi richiede in un contesto economico quale quello attuale, di particolare gravità”, con la conseguente necessità “che tutti facciano un sacrificio straordinario per destinare maggiori risorse alla missione della Santa Sede, anche incrementando i ricavi della gestione del patrimonio immobiliare”.

Le nuove regole però si applicheranno solo ai nuovi contratti e il provvedimento non ha effetto sulle agevolazioni già concesse in contratti stipulati in precedenza che proseguono fino alla naturale scadenza. In caso di rinnovo, però questi ultimi dovranno sottostare alla nuova normativa e qualsiasi eccezione dovrà essere autorizzata direttamente dal Papa.

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