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Palazzo crollato a Miami, terminate le ricerche: il bilancio è di 54 morti e 86 dispersi

È drammatico il bilancio del crollo improvviso del palazzo di Miami avvenuto lo scorso 24 giugno. Sono 54 i morti e 86 le persone che risultano ancora disperse. La possibilità di trovare sopravvissuti però è nulla tanto che i vigili del fuoco hanno deciso di comunicare alle famiglie che d’ora in avanti non si cercherà di recuperare i resti di chi è ancora sotto le macerie.
A cura di Chiara Ammendola
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A due settimane esatte dal crollo del palazzo di Miami, i soccorritori hanno fatto sapere di aver terminato la ricerca di sopravvissuti tra le macerie dell'edificio i cui resti sono stati fatti esplodere per evitare ulteriori e pericolosi crolli. Drammatico il bilancio di una tragedia che ha fortemente scosso lo stato della Florida e la sua città: 54 i morti e 86 le persone che risultano ancora disperse.

Nessuna speranza di poterle ritrovare ancora in vita per questo i vigili del fuoco di Miami hanno fatto sapere ieri pomeriggio che la loro missione di salvataggio si trasformerà in un'operazione di ricerca e recupero. Il capo della squadra dei pompieri di Miami-Dade, Ray Jaddallah, ha detto alle famiglie di coloro che non sono ancora stati individuati che questa è stata "una delle notizie più difficili che abbia mai dovuto fornire nella mia carriera professionale". Una notizia che i famigliari delle vittime hanno accolto tra le lacrime mentre i funzionari li informavano che non c'era più "nessuna possibilità di vita".

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Per quasi due settimane dopo il crollo parziale del 24 giugno di Champlain Towers South a Surfside, in Florida, le squadre di soccorso hanno cercato in tutti i modi di potersi inserire tra i detriti del palazzo in modo da raggiungere eventuali sopravvissuti ma le operazioni non sono mai state semplici. Il palazzo di 12 piani è crollato nel cuore della notte travolgendo con i suoi cumuli di cemento decine di famiglie. Le operazioni sono andate avanti per giorni fino alla decisione arrivata nei giorni scorsi di demolirne i resti con una serie di piccole esplosioni controllate a causa dell'arrivo dell'uragano che avrebbe potuto, con i suoi forti venti, provocare ulteriori crolli della struttura.

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