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Omicidio Sarah Everard, governo inglese: ora la “misoginia” sarà considerata un crimine d’odio

Vittoria delle tante associazioni che nei giorni scorsi hanno protestato in Gran Bretagna in seguito all’uccisione di Sarah Everard. Il governo inglese ha infatti accettato le loro richieste e dal prossimo autunno le forze dell’ordine potranno riconoscere la misoginia come “crimine d’odio” se la vittima al momento della denuncia dei reati ritenga che questi “siano stati motivati da ostilità verso il proprio sesso”.
A cura di Chiara Ammendola
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A partire dal prossimo autunno la "misoginia" sarà classificata come un crimine d'odio dalla polizia inglese e gallese. La decisione del governo inglese è giunta dopo le richieste dei manifestanti scesi in piazza nei giorni scorsi e di diverse associazioni in seguito all'omicidio di Sarah Everard, rapita e uccisa da un poliziotto.

Reati aggravati dalla misoginia se "motivati da ostilità verso il proprio sesso"

Dunque tutte le donne che denunceranno alle forze dell'ordine crimini violenti, come lo stalking, i maltrattamenti e la violenza sessuale, vedranno riconosciuta anche l'aggravante della misoginia nel caso in cui ritengano che i reati "siano stati motivati da ostilità verso il proprio sesso". Le associazioni in favore del provvedimento hanno accolto con favore la notizia, definendola un "grande cambiamento" che incoraggerà più donne a riportare alla polizia episodi di molestie e violenza grazie al fatto che ora questi saranno trattati come un "crimine grave". Secondo alcune ricerche i cui risultati sono stati diffusi recentemente, l'80 percento delle donne nel Regno Unito sarebbe stata molestata in un modo o nell'altro almeno una volta nella vita, e il 90 percento di loro non lo avrebbe riportato alla polizia perché non credeva il responsabile sarebbe stato perseguito e l'atto preso seriamente.

Omicidio Sarah Everard: il poliziotto indagato resta in carcere, processo al via il 25 ottobre

Intanto è stata fissata la data del processo all’uomo accusato di aver ucciso a Londra Sarah Everard, la trentatreenne scomparsa lo scorso 3 marzo e trovata morta in una boscaglia nei pressi della capitale britannica nove giorni dopo. Il processo a Wayne Couzens, poliziotto di quarantotto anni padre di due figli accusato del delitto, inizierà il 25 ottobre. Lo ha riferito il giudice Mark Lucraft del tribunale penale londinese di Old Bailey. L’agente di polizia nel frattempo rimarrà in custodia nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh. Il 9 luglio è prevista l'apparizione del sospetto assassino di Sarah a una nuova udienza preliminare, dopo quella di oggi nella quale si è limitato a confermare le sue generalità.

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