307 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Nonno, mi hai sparato…” Le ultime parole del bimbo di 6 anni, prima di morire

La tragedia è avvenuta il 26 luglio dello scorso anno in una residenza dello Yorkshire, in Regno Unito, durante una riunione di famiglia. Albert Grannon, 78 anni, ha ucciso il suo pronipote Stanley Metcalf colpendolo con una fucilata all’addome. Si farà tre anni per omicidio colposo.
A cura di Biagio Chiariello
307 CONDIVISIONI
Immagine

Un anziano è stato condannato a tre anni per l'omicidio colposo del suo pronipote di 6 anni, morto per una ferita da arma da fuoco. Lo scorso luglio, un incidente domestico in una casa a Sproatley, nello Yorkshire orientale, ha visto come protagonisti Albert Grannon, 78 anni, e il piccolo Stanley Metcalf. Il bimbo è stato colpito all’addome dal bisnonno che avrebbe sparato durante una riunione di famiglia. "Mi hai sparato, nonno…" sono state le ultime parole di Stanlet, dopo che l’arma di Grannon ha esploso il proiettile che ha colpito il bambino. Il pubblico ministero ha detto che l'imputato aveva l'abitudine di tenere il fucile ad aria compressa caricato in un armadio per sparare ai parassiti. L’anziano originariamente aveva spiegato alla polizia che stava controllando se l’arma fosse vuota mentre lo puntava verso il basso quando sarebbe partito un colpo che ha colpito Stanley di rimbalzo. Ma il procuratore John Elvidge, durante un’udienza alla Corte di Hull, ha detto che, stando alla perizia, il colpo di fucile aveva colpito il bimbo direttamente all'addome. Stanley è stato trovato gravemente ferito nella proprietà di Church Lane e dichiarato morto lo stesso giorno dopo essere stato portato al Hull Royal Infirmary.

Grannon è stato condannato oggi dalla Corte di Sheffield da un giudice della Corte Suprema. Durante l'ultima udienza, il giudice Peter Kelson, ha detto all’imputato: "Questo caso, sebbene tragico, è molto serio ed è del tutto possibile che seguirà una pena detentiva e che dovrai prepararti per questo". L'ispettrice investigativa Rebecca Dickinson, che ha condotto le indagini con la polizia di Humberside, si è detta contenta del fatto che Grannon – che “non ha mostrato rimorso fino a questo punto” – abbia "affrontato l'enormità delle sue azioni". E ha aggiunto: "È un incubo che la famiglia di Stanley sta vivendo ogni giorno dal luglio scorso e dovrà continuare a vivere da ora in poi".

307 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views