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Covid 19

“Non aiutate chi fa incidenti stradali”: l’ultimo divieto a Pechino contro Omicron prima delle Olimpiadi

A meno di un mese dall’inizio delle Olimpiadi invernali, Pechino deve fare i conti con la variante Omicron e l’aumento dei casi Covid. Per evitare la diffusione del contagi ai cittadini è stato ordinato persino di non dare una mano in caso di incidente stradale che coinvolga mezzi speciali dei Giochi.
A cura di Ida Artiaco
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A meno di un mese dall'inizio delle Olimpiadi invernali, Pechino fa i conti con la diffusione della variante Omicron e le preoccupazioni legate alla sicurezza dei giochi, in programma dal 4 al 20 febbraio prossimi. I casi Covid sono in aumento in tutto il Paese, con focolai a trasmissione locale della nuova variante. Per fermare la circolazione del contagio, come riporta il quotidiano tedesco Spiegel, le autorità competenti hanno addirittura vietato ai cittadini di intervenire direttamente in caso di incidente stradale in cui siano coinvolti mezzi speciali.

Il sistema della bolla chiusa per atleti e altri partecipanti

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"In caso di incidenti stradali con veicoli speciali per i Giochi Olimpici Invernali, mantenete sempre la distanza di sicurezza", ha affermato l'ufficio di gestione del traffico di Pechino in un post su Weibo, piattaforma simile a Twitter, aggiungendo: "Non avvicinatevi ai veicoli o al personale al loro interno ma aspettate che gli specialisti arrivino sul luogo dell'incidente". La Cina ospiterà i Giochi Olimpici organizzando una bolla che garantisce che né gli atleti né gli altri partecipanti, tra cui volontari, addetti alle pulizie, cuochi e conducenti di autobus, entrino in contatto con il pubblico. Il sistema prevede pertanto mezzi di trasporto speciali tra le sedi, con sistemi ferroviari ad alta velocità "chiusi" che opereranno parallelamente a quelli aperti al pubblico.

Preoccupa il focolaio Omicron a Tianjin

Il primo focolaio locale di Omicron preoccupa non poco i funzionari cinesi che a poche ore dall'annuncio della presenza di due casi accertati a Tianjin, città portuale di 14 milioni di abitanti nel Nord-est della Cina, hanno constatato l'esistenza di altri contagi da Omicron anche in aree più lontane da Pechino. Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino ha consigliato ai residenti della Capitale di non visitare la città e a quelli di quest'ultima di evitare di recarsi a Pechino. Ai pendolari è stato consigliato lo smart working. E a disincentivare gli spostamenti in treno è arrivato anche il blocco dell'acquisto dei biglietti online. Il Centro ha anche ordinato alle persone arrivate a Pechino da Tianjin dal 23 dicembre di presentarsi alle comunità residenziali, ai datori di lavoro o agli hotel per il monitoraggio sanitario e i test Covid.

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