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Covid 19

Medico racconta: “In ospedale molti no vax. Prima di essere intubati implorano di essere vaccinati”

Brytney Cobia, dottoressa dell’Alabama, ha raccontato che negli ultimi tempi stanno aumentando i ricoveri dei giovani, molti dei quali prima di contrarre la Covid erano perfettamente sani e non avevano voluto vaccinarsi. “Una delle ultime cose che fanno prima di essere intubati è pregarmi di fargli il vaccino. Io tengo loro la mano e gli spiego che ormai è troppo tardi”.
A cura di Davide Falcioni
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Anche gli Stati Uniti, come sta accadendo in tutta Europa, sono alle prese con una recrudescenza dei contagi. Nelle ultime due settimane infatti i casi di coronavirus sono triplicati a causa della diffusione della variante Delta: lo indicano i dati della Johns Hopkins University. La media giornaliera è salita dai 13.700 nuovi contagi del 6 luglio agli oltre 37.000 nuovi casi del 20 luglio. Secondo i dati del New York Times in 14 giorni c'è stato un balzo del 195%, con un aumento del 42% dei decessi che il 20 luglio sono stati 248. Aumentate anche del 49% le ospedalizzazioni mentre i test sono diminuiti del 13% e le vaccinazioni hanno subito una brusca frenata.

È dunque in un quadro di nuovo difficile che stanno operando i medici statunitensi. Una di queste, in particolare, ha raccontato in un post pubblicato su Facebook e diventato virale la sua esperienza con i tanti pazienti non vaccinati che ora – poco prima di essere intubati – la implorano di somministrargli il vaccino. Brytney Cobia, dottoressa dell'Alabama, ha spiegato che negli ultimi tempi stanno aumentando i ricoveri dei giovani, molti dei quali prima di contrarre la Covid erano perfettamente sani. "Una delle ultime cose che fanno prima di essere intubati è pregarmi di fargli il vaccino. Io tengo loro la mano e gli spiego che ormai è troppo tardi. Pochi giorni dopo, quando stanno per morire, chiamo i loro familiari e gli spiego che il miglior modo per onorare il loro caro è farsi vaccinare e incoraggiare tutti coloro che conoscono a fare lo stesso".

Il post della dottoressa è stato condiviso migliaia di volte e continua: "I parenti delle vittime piangono, mi dicono che non lo sapevano e che credevano che fosse tutta una bufala, una trovata politica. Credevano di il loro gruppo sanguigno o il colore della loro pelle non li avrebbe fatti ammalare, erano convinti che fosse solo un'influenza. Si sbagliavano. Ora vorrebbero tornare indietro, ma capiscono che non possono e spesso corrono a farsi vaccinare".

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