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L’attivista sedicenne Greta Thunberg è stata proposta per il Nobel per la Pace

L’attivista svedese Greta Thunberg, promotrice delle marce dei giovani per il clima in tutta Europa, è stata proposta per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi: “Abbiamo nominato Greta perché la minaccia del clima potrebbe essere una delle cause più importanti di guerre e conflitti”, ha detto il parlamentare Freddy Andre Oevstegaard.
A cura di Susanna Picone
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Greta Thunberg, la sedicenne svedese promotrice delle marce dei giovani per la lotta al cambiamento climatico in tutta Europa, è stata indicata come candidata al premio Nobel per la Pace 2019. La proposta è arrivata da tre parlamentari, deputati del Partito della Sinistra Socialista norvegese, in segno di riconoscimento per il suo impegno contro la crisi climatica e il riscaldamento globale. “Abbiamo proposto Greta Thunberg perché il cambiamento climatico, se non verrà fermato, sarà la causa principale di guerre, conflitti e flussi di rifugiati in futuro”, ha detto Freddy Andre Oevstegaard. Greta, ha aggiunto, “ha lanciato un movimento di massa in cui vedo, forse, il principale contributo alla pace”. “Sono onorata e molto grata per questa candidatura”, ha scritto Greta su Twitter. Solo qualche giorno fa Greta Thunberg era stata eletta “Donna dell'anno” in Svezia.

L'impegno di Greta Thunberg – La giovane attivista svedese la scorsa estate ha iniziato una protesta di fronte al Parlamento del suo Paese per chiedere misure più efficaci contro i cambiamenti climatici e col tempo è diventata un simbolo della lotta contro il riscaldamento globale. La sua iniziativa ha acquisito rilevanza internazionale soprattutto grazie ai social network. Greta Thunberg ha promosso uno “sciopero globale” degli studenti, in piazza in migliaia di diverse località di tutto il mondo per chiedere un'azione più forte e rapida per combattere il cambiamento climatico. La candidatura al Premio Nobel per la Pace arriva proprio alla vigilia dello sciopero globale “Global Strike For Future”. Gli studenti di tutto il mondo sono chiamati venerdì 15 marzo a scendere in piazza per far sentire la propria voce e chiedere impegni concreti contro i cambiamenti climatici. L’iniziativa ha ricevuto l'adesione di una novantina di Paesi e segue i “Fridays for Future” lanciati dalla giovane svedese.

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