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Lasciata sola in casa e nutrita solo con biscotti, muore a soli 4 mesi: padre condannato a 14 anni

il 31enne Christopher Easey è stato condannato per omicidio colposo e negligenza. La figlioletta era morta nel dicembre 2019, sul suo corpicino era stato trovate 30 fratture ed emorragie cerebrali.
A cura di Biagio Chiariello
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È stato condannato a 14 anni di carcere per aver provocato la morte della figlioletta di appena 4 mesi nel dicembre 2019: lasciata sola in casa e malnutrita, sul corpo di Eleanor Easey erano state riscontrate 30 fratture ed emorragie cerebrali. La terribile storia arriva dal Regno Unito dove ora il padre della piccola, il 31enne Christopher Easey, è stato condannato per omicidio colposo e negligenza, riuscendo ad evitare l'imputazione per omicidio di primo grado. La madre della piccola, la 36enne Carly Easey, è stata condannata invece per la sola accusa di negligenza. Secondo il giudice la donna "non sapeva" che suo marito avesse fatto del male alla loro bambina.

La Corte di Norwich ha evidenziato come la coppia "malvagia", che si è incontrata nel 2016 sul sito di incontri, abbia ingannato i medici almeno tre volte quando sono state chieste spiegazioni suo lividi sul viso e sulla mascella della piccola, affermando che le ferite di Eleanor erano dovute a un seggiolino dell'auto che "non calzava bene". Questo è successo dopo che il personale dell'ospedale aveva manifestato perplessità sullo stato di salute di Eleanor già dalla nascita della bambina. I medici hanno notato come Carly non stesse "legando normalmente" con la neonata nei giorni successivi alla sua nascita al Queen Elizabeth Hospital di King's Lynn, nel Norfolk. Di conseguenza, il suo caso è stato definito una "gravidanza nascosta" poiché sembrava "ansiosa" e lei stessa aveva ammesso che "non era pronta per un bambino". Solo tre mesi dopo, Christopher ha chiamato il 999 e ha detto loro che la figlia "faticava a respirare". È stata portata d'urgenza in ospedale ma purtroppo non ha potuto essere salvata ed è morta il giorno successivo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti durante il processo a carico della coppia, ora divorziata, la piccola nonostante avesse solo poche settimane aveva una alimentazione totalmente sbagliata essendo nutrita con biscotti alla crema pasticciera o cheesecake al limone, e spesso veniva lasciata completamente sola nella loro casa di Norwich. Per l'accusa la coppia non si prendeva cura di lei in alcun modo. Durante il processo, l'uomo ha ammesso la responsabilità della morte della bimba, dicendo che l'aveva lasciata cadere mentre le dava da mangiare e che forse aveva battuto la testa su un tavolo. Poi ha affermato che potrebbe aver subito un trauma cranico accidentale quando l'ha scossa violentemente mentre cercava di rianimarla dopo un incidente stradale.

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