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Covid 19

La variante Delta mette in ginocchio la Russia: boom di contagi e di morti a Mosca e San Pietroburgo

La variante delta sta provocando un sensibile aumento del numero dei contagi Covid in Russia, in particolare a Mosca e San Pietroburgo: qui il dato dei decessi nell’ultima settimana è il peggiore dall’inzio della pandemia con 3.921 morti. Intanto, il sindaco di Mosca usa il pugno duro, decidendo di rendere obbligatorio il vaccino per alcune categorie di lavoratori e di riservare da domani l’ingresso a bar e ristoranti solo a vaccinati o guariti.
A cura di Ida Artiaco
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Tra i paesi più colpiti dalla circolazione della variante Delta (ex indiana) del Covid-19 c'è la Russia, che negli ultimi giorni sta facendo registrare una nuova impennata di contagi e di morti, in particolare nell'area di Mosca. Nelle ultime 24 ore, secondo dati ufficiali, sono stati 20.538 i casi di Coronavirus segnalati a livello nazionale e 599 le vittime causate dalla malattia. La Capitale ha fatto registrare 144 decessi da ieri, record giornaliero per una città russa dall'inizio dell'emergenza sanitaria, mentre le infezioni sono state 6.723, segno di un netto peggioramento della situazione in tutto il Paese. Anche a San Pietroburgo le cose stanno cominciando ad andare male: nella città, sede tra l’altro di Euro 2020, il dato dei decessi nell’ultima settimana è il peggiore dall’inzio della pandemia: 3.921 morti. E sui social sono stati condivisi video girati negli ospedali locali invasi da pazienti con Coronavirus e di lunghe code di ambulanze, dopo che negli ultimi mesi c'era stata una tregua.

Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale. Ma secondo il sito Gogov, in Russia sono solo poco più di 19 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, su una popolazione di circa 146 milioni di abitanti. Stiamo parlando dell'11% del totale. Numeri bassi, nonostante i vaccini siano disponibili dallo scorso dicembre, che stanno permettendo alla variante Delta di dilagare tra la popolazione. Nella sola Mosca sono 2 milioni gli abitanti vaccinati, su un totale di 12 milioni di cittadini che vivono nella città, come ha riferito il direttore del dipartimento della Salute della capitale russa Alexei Khripun all’agenzia Interfax. Da qui la decisione di rendere la somministrazione obbligatoria per alcune categorie di lavoratori, con il rischio di congedo non retribuito per chi dovesse rifiutare la dose. Altre otto regioni della Russia introdurranno l'obbligo della vaccinazione contro il Covid-19 per alcune categorie professionali facendo salire a 18 il totale delle regioni in cui è stata adottata questa misura, anche se il presidente Putin ha ribadito la scorsa settimana che quella del vaccino resta una decisione personale. Sempre nella Capitale, il sindaco Sergey Sobyanin inoltre ha stabilito che a partire da lunedì 28 giugno potranno entrare in bar e ristoranti solo coloro che sono stati vaccinati, che sono guariti negli ultimi sei mesi, o che hanno un test negativo valido negli ultimi tre giorni.

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