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La strage della discoteca in Brasile: di chi è la colpa?

L’origine dell’incendio sarebbe da attribuire al lancio di un bengala da parte di un componente della band che suonava nel locale. Ma nel mirino degli investigatori ci sono anche i buttafuori che avrebbero bloccato le porte di uscita. La discoteca, inoltre, aveva i permessi scaduti.
A cura di Biagio Chiariello
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Brasile, incendio in una discoteca

Update 14.40 – Questa mattina la polizia brasiliana ha arrestato uno dei proprietari della discoteca "Kiss", Elissandro Callegaro Spohr, da ieri ricoverato in ospedale per «intossicazione». . Lo ha confermato il suo avvocato, Jader Marques.In manette anche due componenti della band ‘Gurizada Fandangueirà, intercettati dalla polizia nei municipi di Mata e Sao Pedro do Sul. Nei loro confronti dovrebbe essere formulata l'accusa di omicidio colposo, secondo quanto riporta l'agenzia AFP. Una quarta persona risulterebbe ancora ricercata.

A 24 ore dall' incendio avvenuto in una discoteca della città brasiliana di Santa Maria, durante il concerto dei “Gurizada Fandangueira”, gli inquirenti stanno provando a far chiarezza sui dettagli e le responsabilità del rogo costato la vita a 233 persone. Nel mirino c'è proprio la band musicale, in particolare il vocalist che avrebbe acceso e lanciato un bengala durante l'esibizione sul palco. Le scintille hanno raggiunto il tetto di polistirolo che faceva da isolante acustico al locale, sprigionando le fiamme, oltre ad un fumo altamente tossico. Secondo i responsabili dell'inchiesta il membro del gruppo potrebbe essere accusato di "omicidio colposo". «L’uso di uno strumento illegale ha causato una tragedia senza precedenti», ha spiegato al quotidiano O Globo il comandante dei vigili del fuoco di Rio Grande, Guido Pedroso Melo.

Ma ad essere accusate sono anche le guardie di sicurezza della discoteca "Kiss". Come scrive il Daily Mail, un testimone oculare dell'incidente ha affermato che il personale avrebbe sbarrato l'unico ingresso del locale perché in un primo momento non si è reso conto di quanto stava accadendo all'interno. Secondo la testimonianza, i buttafuori hanno fermato alcune persone in fuga accusandole di non aver pagato quanto consumato nella discoteca. La maggior parte delle vittime è morta per asfissia o travolta dalla folla che cercava di fuggire dal locale.
Non è tutto. La discoteca operava illegalmente, secondo il responsabile dei pompieri di Santa Maria, Moises Fuchs: «Il permesso per funzionare era scaduto dall'agosto del 2012, perché nel locale bisognava fare lavori per cambiare la segnaletica interna ed aprire un'uscita d'emergenza", ha detto l'uomo in un'intervista alla radio Jovem Pam. Peraltro gli estintori non funzionavano e molte vittime avrebbero confuso il simbolo dell'uscita con quello dei servizi igienici, dove 50 ragazzi sono stati successivamente trovati morti.

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