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La città che ha imposto il coprifuoco di 2 settimane agli under 18: “Per strada non sono al sicuro”

Ad Alice Springs, la seconda città più popolosa del Territorio del Nord in Australia, l’amministrazione locale ha imposto un coprifuoco di due settimane ai minori di 18 anni dopo alcuni episodi di criminalità: “Non sono al sicuro per strada”.
A cura di Ida Artiaco
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Un coprifuoco di due settimane tra le 18 e le 6 del mattino per tutti gli under 18. È questa la decisione presa dell'amministrazione di Alice Springs, la seconda città più popolosa del Territorio del Nord, in Australia. Il provvedimento è stato preso dopo che la scorsa settimana un ragazzo di 18 anni è stato ucciso nel corso di una rissa scoppiata in un pub che ha coinvolto circa 150 persone.

"Se qualcuno ha meno di 18 anni e viene visto in centro, verrà portato a casa o in un luogo sicuro. I bambini non sono al sicuro per strada", ha detto il primo ministro Eva Lawler commentando la notizia, che ha creato non pochi malumori tra la popolazione locale, composta in prevalenza da gruppi aborigeni.

La morte del 18enne è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tutto infatti sarebbe cominciato tre settimane prima, hanno spiegato i funzionari del Territorio del Nord, quando un altro 18enne è deceduto dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale. Era l'8 marzo.

I media locali hanno riportato che il giovane era seduto sulla portiera di un veicolo sospettato di furto, quando è stato travolto. Otto persone sono fuggite dalla scena. Darren Clark, fondatore del gruppo comunitario Action for Alice, ha detto che un gruppo di ragazzi "in cerca di vendetta" si è scatenato per la città martedì scorso rompendo finestre prima di attaccare la Todd Tavern, un noto hotel e bar. "Stanno cercando l'autista dell'auto. Questo è tutto", ha detto Clark alla stazione radio 2GB Sydney. Da qui la decisione del coprifuoco.

Alcuni leader indigeni sostengono il coprifuoco e stanno lavorando con il governo per attuarlo, ma altri gruppi affermano che non c’è stata sufficiente consultazione. Jared Sharp, principale funzionario legale della North Australian Aboriginal Justice Agency (NAAJA), ha detto a Sky News che il provvedimento potrebbe peggiorare le cose.

"Non c’è nessun posto al mondo che affermi che il coprifuoco giovanile sia efficace: criminalizza semplicemente i giovani. Non è proprio ciò di cui abbiamo bisogno in un posto come Alice Springs, dove il tasso di aborigeni in prigione e di detenzione giovanile è già fuori scala", ha detto Sharp.

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