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Israele contro il divieto di macellazione kosher in Polonia

Il Parlamento polacco ha respinto una legge, promossa dal Governo, che avrebbe riammesso la macellazione kosher nel paese.
A cura di Laura Murino
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Israele ha fortemente criticato il divieto polacco della macellazione kosher, definendo come “totalmente inaccettabile” questa decisione.  Dal primo gennaio era stata vietata la macellazione kosher dalla Corte Costituzionale, poiché ritenuta incompatibile con il diritto internazionale dei diritti degli animali. Venerdì il Parlamento ha respinto una legge appoggiata dal governo con la quale si riammetteva la macellazione rituale ebraica. Il primo ministro Donald Tusk, anche attraverso questa legge, stava tentando di rafforzare i rapporti con Israele. Secondo il rito ebraico, la macellazione prevede che venga tagliata la gola all'animale mentre quest’ultimo è ancora in vita. L'animale muore così dissanguato; nei macelli non kosher o halal, invece, gli animali vengono prima storditi e poi uccisi. Anche la carne halal, mangiata dai musulmani, prevede una macellazione simile a quella kosher. La decisione però non ha fatto infuriare solamente la comunità ebraica, ma anche gli agricoltori e le aziende che esportano carne kosher in Israele e carne halal nei paesi musulmani.

“La storia della Polonia si intreccia con la storia del popolo ebraico. Questa decisione danneggia gravemente il processo di ripristino della vita ebraica in Polonia”, ha dichiarato il ministro degli esteri israeliano. "Israele è deluso – ha continuato il ministro – dalla decisione del parlamento polacco di vietare un importante rito religioso che è stata pratica comune tra i milioni di ebrei fin dai tempi antichi".

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