Il meccanico che nel tempo libero ripara vecchie auto e le regala ai bisognosi: in 9 mesi 33 consegne
Quando ha la lasciato il suo vecchio lavoro da meccanico per aprirsi un ristorante non ha mai lasciato nemmeno per un istante la sua passione per i motori ma da quel momento ha deciso di impiegarla per fare del ben agli altri riparando vecchie auto nel suo tempo libero per regalarle ai bisognosi. È la storia di Eliot Middleton, 38enne statunitense di McClellanville, nella Carolina del Sud, diventato ormai quasi una istituzione nella sua città. L'uomo, grazie la suo impegno, in appena nove mesi è riuscito a recuperare, riparare e consegnare ben 33 auto a persone della zona che ne avevano un estremo bisogno per lavorare e muoversi anche se non potevano permettersene una nuova.
Tutto è iniziato all'inizio del 2020 quando, dopo aver ospitato una raccolta di cibo per bisognosi, l'uomo si è accorto che diverse famiglie locali si sono presentate a piedi provenendo anche da molto lontano. In un post su Facebook, l'uomo ha chiamato a raccolta la comunità locale in cerca di auto malmesse. In seguito si è impegnato anche a scambiare costolette alla brace in cambio di veicoli in panne. Così ha iniziato la sua attività usando il giardino di casa come officina dove finora è riuscito a raccogliere quasi 100 veicoli usati di cui 33 già riparati e consegnati. I più malmessi li usa come pezzi di ricambi, quelli migliori li ripara e li consegna gratis. "Non ci sono mezzi pubblici nella zona. Non abbiamo taxi e Uber, C'è una mancanza di trasporti nelle aree rurali e sapevo che avrei potuto usare la mia precedente esperienza nel campo per aiutare", ha spiegato ai giornali locali Middleton che prima di lanciarsi nel settore della ristorazione ha lavorato come meccanico d'auto per 15 anni insieme a suo padre.
Middleton, che inizialmente stava finanziando le riparazioni di tasca propria, ha deciso ora di avviare un'organizzazione senza scopo di lucro che servirà per comprare eventuali pezzi di ricambio e rilanciare lo sforzo. La generosità dei donatori è subito arrivata, spingendolo a fare ancora di più. "Ormai non ho più tempo tra il ristorante e il progetto, ma non mi stanco. Qualcosa continua a spingermi a fare di più" ha assicurato l'uomo che ha anche una moglie e due figlie piccole.